7 Febbraio 2024

LiberiAgricoltori

Chiede la dichiarazione di stato di crisi dell'Agricoltura Italiana

 

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Il 6 febbraio 2024, a Matera, si è conclusa la prima tappa della mobilitazione nazionale della Confederazione Italiana Liberi Agricoltori con una manifestazione che ha visto la partecipazione di centinaia di Agricoltori e oltre 300 trattori.

Contemporaneamente allo svolgimento della manifestazione, il Ministro Lollobrigida e il Capo di gabinetto del ministero Borriello hanno incontrato il presidente della LiberiAgricoltori, Jacopo Becherini assieme al direttore nazionale Federica Lotti. Al Ministro è stato consegnato un documento con le proposte dell’organizzazione per affrontare i problemi della PAC che sono stati al centro di tutte le iniziative svolte nelle ultime settimane.

A conclusione della manifestazione LiberiAgricoltori ha chiesto al Ministro la dichiarazione dello stato di crisi dell’agricoltura italiana.

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5 Febbraio 2024 

DIFENDIAMO LA BUONE PRATICHE AGRICOLE PER TUTELARE I CONSUMATORI

E SALVARE L’AGRICOLTURA ITALIANA

Incontro LiberiAgricoltori Calabria– Federconsumatori Calabria

 

Nell'ambito delle iniziative poste alla base della mobilitazione nazionale, indetta dalla Confederazione Italiana Liberi Agricoltori, si è svolto un incontro tra Giuseppe Mangone, presidente di LiberiAgricoltori Calabria e Mimma Iannello, presidente di Federconsumatori Calabria.

DurFOTO MANGONEante l'incontro sono stati esposti i punti posti alla base della mobilizzazione nazionale, in particolare, sono stati trattati i temi della necessità di sostenere gli agricoltori nella fase di passaggio dall'agricoltura convenzionale basata sulla chimica all'agricoltura sostenibile basata su metodi di coltivazione biologica, lotta integrata che comporterà maggiori costi e minore produzione non compensate dai prezzi pagati agli agricoltori da parte della trasformazione e della distribuzione mentre al dettaglio i prezzi sono alti e non sostenibili dalla generalità delle famiglie italiane.

E’ stata inoltre esposta la condizione non più sopportabile determinata dall'aumento dei costi di produzione registratosi nel corso degli ultimi anni e, soprattutto, la concorrenza sleale, esercitata attraverso importazioni di prodotti nei porti del nostro paese senza nessun controllo.

Il caso più emblematico è quello del settore dei cereali che ha registrato una forte importazione di grano russo e ucraino sbarcato attraverso la Turchia in Italia, di qualità scadente e sembrerebbe anche contaminato, sfuggito i controlli per la carenza di una rete di laboratori efficace ed efficiente, ha potuto transitare sui mercati generando una forte e sleale concorrenza ai grani nazionali di alta qualità abbattendo il prezzo all’origine sul mercato italiano. Ciò, anche a danno dei consumatori che non hanno garanzia sulla effettiva qualità dei prodotti derivati dal grano quali farina, pasta e derivati. 

Altro tema, esposto è stato quello dei danni provocati all'agricoltura e alle aziende agricole da parte della fauna selvatica che ha raggiunto livelli di insostenibilità, soprattutto, perché il risarcimento dei danni è assolutamente irrisorio e tra l'altro avviene in tempi lunghissimi.

La presidente di Federconsumatori Calabria, nel cogliere la portata dei temi esposti, ha apprezzato la ricerca del confronto sui temi dell’agricoltura su cui poggia un pezzo fondamentale dell’economia nazionale e calabrese e da cui derivano prospettive occupazionali, la tenuta sociale dei territori, la sostenibilità ambientale e l’acceso equo e sicuro ai prodotti e ai trasformati dell’agricoltura che arrivano nelle case dei consumatori da lungo tempo costretti a limitare i consumi o scegliere prodotti di minore qualità per i prezzi elevati di frutta, verdure, carni e trasformati applicati dalla filiera della grande distribuzione con forte sperequazioni tra il basso costo riconosciuto agli agricoltori ed il prezzo finale super maggiorato applicato sugli scaffali ai consumatori.

FOTO IANNELLO FEDERCONSUMATORIIn tale direzione, la Presidente di Federconsumatori, al netto delle strumentalizzazioni politiche che coglie nella protesta generale, preoccupata sulla inadeguata consapevolezza sull’intera rappresentanza agricola sui gravi limiti nel governo dei modelli globali, comunitari, nazionali e regionali che interessano il mondo dell’agricoltura e sugli effetti climatici derivanti dalle produzioni intensive, sull’uso distorto dei sussidi agricoli comunitari, sul peso delle agromafie, sulla mancata chiarezza dell’effettivo peso della rappresentatività agricola, sul consumo di suolo, sulla spinta a promuovere colture innaturali rispetto alle tradizioni agricole territoriali, sulle importazioni e sofisticazioni incontrollate di prodotti agricoli, auspica che la mobilitazione nazionale promossa da LiberiAgricoltori possa innescare attraverso una riflessione profonda, a partire dalla Calabria, sul futuro dell’agricoltura considerate le emergenze climatiche, competitive e inflattive che gravano su di essa. Oggi più che mai, occorre perseguire politiche multilivello capaci di declinare le aspettative del mondo agricolo alle esigenze dei consumatori che chiedono di portare in tavola prodotti che rispondano pienamente a principi di sostenibilità ambientale, di riconoscimento contrattuale del lavoro, di tracciabilità dei prodotti, di legalità, di sicurezza per la salute di chi produce e chi consuma, di equo rapporto tra qualità del prodotto e costo finale in un mercato piegato alle grandi speculazioni delle multinazionali del cibo.

1 Febbraio 2024

DIFENDIAMO GLI AGRICOLTORI PER TUTELARE I CONSUMATORI

E SALVARE L’AGRICOLTURA ITALIANA

La Presidenza provinciale della LiberiAgricoltori

incontra il Prefetto di Catanzaro

incontro PREFETTONell'ambito delle iniziative poste alla base della mobilitazione nazionale, indetta dalla Confederazione Italiana Liberi Agricoltori, si è svolto l'incontro della Presidenza provinciale della confederazione di Catanzaro con il Prefetto della città capoluogo, Dott. Enrico Ricci. Durante l'incontro, al quale hanno partecipato il rappresentante dell'azienda agricola Valentino SAS, Giacomo Valentino, l'imprenditore Mario Sinopoli, vice presidente provinciale di Catanzaro, Giuseppe Mangone presidente regionale della liberiAgricoltori e Rosa Critelli presidente di Agricoltura è Calabria e responsabile del settore organizzazione della liberiAgricoltori provinciale, sono stati esposti al Prefetto tutti i punti messi alla base della mobilizzazione nazionale. In particolare sono stati trattati i temi della necessità di sostenere gli agricoltori nella fase di passaggio dall'agricoltura convenzionale basata sulla chimica all'agricoltura sostenibile basata sui metodi di coltivazione biologica, lotta integrata etc., visto che in questo passaggio facendo agricoltura sostenibile vi sono maggiori costi meno produzione che non sono compensate dai prezzi pagati agli agricoltori da parte della trasformazione e distribuzione. Sono stati esposti, inoltre, le condizioni di una situazione non più sopportabile determinata dall'aumento dei costi di produzione registratosi nel corso degli ultimi anni e, soprattutto, la concorrenza sleale, esercitata attraverso importazioni di prodotti nei porti del nostro paese senza nessun controllo. Il caso più emblematico è quello dei cereali. Per ultimo, abbiamo avuto una forte importazione di grano Russo e Ucraino che è sbarcato attraverso la Turchia in Italia, di qualità scadente, pare anche contaminato che, comunque ha comportato una forte concorrenza ai nostri grani di alta qualità abbattendo il prezzo all’origine sul mercato interno. Altro tema, esposto al prefetto, è stato quello dei danni provocati all'agricoltura e alle aziende agricole da parte della fauna selvatica che ha raggiunto livelli di insostenibilità, soprattutto, perché il risarcimento dei danni è assolutamente irrisorio e tra l'altro avviene in tempi lunghissimi. E stato, Inoltre, rappresentato il problema del forte indebitamento che hanno avuto le aziende agricole a seguito dei forti aumenti dei costi di produzione non compensati, per nessun prodotto, dai prezzi all'origine pagati dalla trasformazione e della GDO.

Il Prefetto ha ascoltato con grande interesse le problematiche esposte dai dirigenti della confederazione e ha rassicurato che si adopererà affinché il documento che rappresenta i problemi, le richieste e le proposte presentato dalla LiberiAgricoltori raggiunga tutte le sedi deputate ad assumere decisioni per intervenire sulla grave situazione di crisi dell'Agricoltura italiana di questi ultimi tempi.

29 Gennaio 2024

Comunicato Stampa

Mobilitazione LiberiAgricoltori

Incontro con l’Assessore regionale all’Agricoltura e il direttore generale del Dipartimento

Il 6 febbraio la Confederazione Italiana Liberi Agricoltori terrà una manifestazione nazionale a Matera, come prima tappa della mobilitazione in corso in tutta Italia che si sta svolgendo nelle regioni con presidi, incontri con i prefetti, associazioni dei consumatori, sindaci, forze politiche e assessori all’agricoltura con l’obbiettivo, tra l’altro, di creare una forte consapevolezza sullo stato della crisi che attraversa il settore primario. Tutte le iniziative si svolgono evitando rigorosamente blocchi che possono arrecare disagi ai cittadini, lavoratori di tutti i settori.

Queste per LiberiAgricoltori le principali criticità:

  • - una riforma della PAC punitiva per le aziende e cervellotica nella sua applicazione;
  • - una difficoltà crescente nella collocazione sul mercato dei prodotti agricoli nazionali;
  • - prezzi all'origine sempre meno remunerativi in virtù anche dell’elevato aumento dei costi di produzione;
  • - una sempre maggiore difficoltà ad individuare produzioni che possano avere più successo sui mercati;
  • - la concorrenza sleale di prodotti a bassissimo costo provenienti da altri paesi, dove i controlli sanitari sono inesistenti;
  • - l’inesorabile processo di indebitamento delle aziende agricole;
  • - le politiche di favore per le aziende industriali a monte e a valle della filiera, sì che le aziende agricole restino senza alcuna protezione;
  • - la mancanza di controlli adeguati alla sicurezza alimentare per i cittadini su quanto proviene dall’estero.

Tutto ciò rischia di determinare un’ulteriore e consistente riduzione delle produzioni nazionali ed una crescente esposizione all’importazione di prodotti agricoli non sempre all’altezza delle produzioni nazionali.

WhatsApp Image 2024 01 29 at 143230In particolare, LiberiAgricoltori chiede al Governo l’adozione di interventi immediati per:

  • - Una deroga immediata sulla messa a riposo del 4% delle superfici aziendali e un limite percentuale all’uso di mellifere;
  • - Il rispetto da parte dell’industria e della GDO della norma che prevede il divieto della vendita di prodotti agricoli al di sotto dei costi di produzione;
  • - Il settore lattiero caseario e zootecnico più in generale, sia di pianura che di collina‐montagna dove, in particolare nelle aree interne, l’allevamento finisce per rimanere l’ultimo baluardo alla desertificazione e al dissesto idrogeologico. Un settore, quello zootecnico, ormai sul punto del non ritorno;
  • - La creazione immediata di un registro delle produzioni lattiere che consenta di monitorare la produzione di latte e valutare la corrispondenza tra latte consegnato e formaggi prodotti;
  • - Il settore del grano duro, il quale richiede un’immediata programmazione dei controlli sulla qualità dei grani importati dalla Turchia ed altri Paesi extra UE a tutela soprattutto dei consumatori; attivando, allo stesso tempo, il sistema Granaio Italia per le aziende agricole, in modo da avere una quantificazione esatta dei volumi prodotti;
  • - La promozione di un'agricoltura sempre più sostenibile in cui l'Europa sostenga in maniera più adeguata la fase di passaggio dal metodo di coltivazione convenzionale a metodi più sostenibili (biologico, integrato ecc.), attraverso adeguati incentivi per compensare i maggiori costi e la minore produzione e considerato che i prezzi all'origine continuano ad essere troppo bassi;
  • - L’ eradicazione della fauna selvatica in eccesso e il completo ristoro dei danni subiti da agricoltori e cittadini;
  • - Individuare i responsabili della propagazione della Peste Suina Africana, comprese quelle autorità pubbliche che hanno permesso il diffondersi della malattia;
  • - I controlli sulle speculazioni che portano i prezzi al ribasso continuo in ogni comparto produttivo;
  • - L’attivazione di politiche atte al contenimento dei costi di produzione e per l’immediata eliminazione delle accise sui carburanti agricoli;
  • - L’eliminazione di tutti carichi fiscali a carico delle aziende agricole e per una moratoria su tutti i debiti fiscali e previdenziali, comprese le cartelle sulle quote latte;
  • - L’eliminazione di tutta la burocrazia inutile a carico delle aziende agricole;
  • - Il commissariamento di tutti gli enti, pubblici o partecipati, che non hanno bilanci in ordine e di quegli enti, come i Consorzi di Bonifica, gestiti in modo privatistico e non nell’interesse pubblico.

Le richieste e le proposte della Confederazione Italiana LiberiAgricoltori, oggi, sono state oggetto di un incontro di una delegazione dell’organizzazione composta dai presidenti provinciali e regionale con L’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo e il direttore generale Giacomo Giovinazzo, presso il Dipartimento Agricoltura. Nel corso dell’incontro, il presidente regionale LiberiAgricoltori, Giuseppe Mangone, ha espresso un giudizio positivo sul lavoro svolto dall’assessore e da tuto il dipartimento, soprattutto per quanto riguarda l’emanazione dei bandi e l’erogazione delle risorse. pur in presenza di alcune criticità non ancora superate.

In particolare, è stato sollecitato un provvedimento esplicativo per alcuni articoli della legge regionale sull’agriturismo che, allo stato, la regione dà una interpretazione, secondo LiberiAgricoltori, errata e che sta bloccando l’iscrizione delle aziende all’albo regionale per l’agriturismo.

Inoltre, all’Assessore, è stato richiesto di provvedere ad indire l’audizione pubblica per l’IGP bergamotto di Reggio Calabria dopo che, finalmente, il Ministero dell’Agricoltura ha approvato la stessa IGP e il relativo disciplinare di produzione.

L’Assessore ha espresso piena condivisione sulle questioni poste alla base della mobilitazione della LiberiAgricoltori ed ha assunto l’impegno di affrontare, nei prossimi giorni, le questioni poste che dipendono dalla regione.

22 Novembre 2023

WhatsApp Image 2023 11 17 at 185712Il 17 novembre presso l’Università UMG di Catanzaro si è tenuto un importante convegno sul tema: La sostenibilità e le informazioni al consumatore di alimenti - Regole e Tutele.

Ai lavori del convegno è intervenuto il Presidente dell’ANPA – LiberiAgricoltori Calabria, Giuseppe Mangone.

Contemporaneamente, nel piazzale all’interno dell’area universitaria, ANPA – LiberiAgricoltori Calabria insieme a “Agricoltura è” (Associazione per l’Agriturismo, le Fattorie didattiche e sociali, l’Ambiente e i Territorio) e “Alabio” (Associazione Liberi Agricoltori Biologici), hanno organizzato una esposizione, con degustazione e vendita, di prodotti dell’agroalimentare calabrese a cura di un gruppo di aziende socie dell’ANPA – LiberiAgricoltori.

Sia il convegno, sia l’iniziativa delle aziende agricole sono perfettamente riusciti.IMG 20231117 112020

Gli stands sono stati visitati da centinaia di studenti e docenti universitari, oltre ai relatori del convegno. L’Assessore regionale all’Agricoltura, On. Gianluca Gallo, ha incontrato gli Agricoltori presenti ed ha espresso vivo apprezzamento per lo sforzo che gli stessi stanno compiendo per innovare e migliorare la qualità dei prodotti calabresi.

 

 

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Le aziende presenti sono state: Crudo Italian Essence di Briatico, Valentino SAS di Simeri Crichi, Azienda Agribio Rubino di Simeri Crichi, Azienda Procopio di Guardavalle, Azienda Agricola Pietragrande di Montauro, Vivaio Green Vision di Limbadi, Bergacal di Botricello, Azienda Agricola Ierardi di Petilia Policastro, Masseria Capoliscio di Roseto Capo Spulico, Agriturismo Seminaroti di Petrizzi, Apicoltura Mazza di Catanzaro.

14 Novembre 2023

MANIFESTO AZIENDE UMG

Il 17 novembre dalle ore 9,00 alle 18,00 l’Università UMG di Catanzaro terrà un importante convegno sul tema: La sostenibilità e le informazioni al consumatore di alimenti - Regole e Tutele.

Contemporaneamente, nel piazzale all’interno dell’area universitaria, ANPA – LiberiAgricoltori Calabria insieme a “Agricoltura è” (Associazione per l’Agriturismo, le Fattorie didattiche e sociali, l’Ambiente e i Territorio) e “Alabio” (Associazione Liberi Agricoltori Biologici), hanno organizzato una esposizione, con degustazione e vendita, di prodotti dell’agroalimentare calabrese a cura di un gruppo di aziende socie dell’ANPA – LiberiAgricoltori.

L’Obiettivo dell’iniziativa è, soprattutto, quello di far conoscere agli studenti e a tutte le figure che gravitano attorno all’Università la varietà, l’importanza e, spesso l’unicità, la qualità dei prodotti calabresi.

Le aziende partecipanti sono:

Crudo Italian Essence di Briatico, Valentino SAS di Simeri Crichi, Azienda Agribio Rubino di Simeri Crichi, Azienda Procopio di Guardavalle, Azienda Agricola Pietragrande di Montauro, Vivaio Green Vision di Limbadi, Bergacal di Botricello, Azienda Agricola Ierardi di Petilia Policastro, Masseria Capoliscio di Roseto Capo Spulico, Agriturismo Seminaroti di Petrizzi, Apicoltura Mazza di Catanzaro.

3 agosto 2023

Settore forestazione

Forte preoccupazione per la paventata chiusura della centrale del Mercure

La Giunta regionale il 27 luglio u.s. ha approvato, con propria delibera, il piano del Parco Nazionale del Pollino abolendo la possibilità di concessione della proroga per proseguire l’attività della centrale a biomasse del Mercure situata nello stesso parco.

ANPA – Liberi Agricoltori e l’associazione regionale imprese boschive della Calabria, esprimono la loro ferma protesta e forte preoccupazione per gli effetti di questa decisione che, se non rivista, sarà un vero e proprio terremoto per l’economia regionale e in particolare per gli operatori del settore forestale. La centrale, infatti, impiega al suo interno circa 30 persone, mentre per l’intero indotto economico produce un reddito stimato in circa 28 milioni di €/anno, con un impiego di qualche migliaio di persone. Siamo, quindi, di fronte ad una seria opportunità di lavoro, in una regione dove il lavoro, come sappiamo, non c’è. La centrale opera dal 1965, ancor prima che il Parco venisse istituito (1993). Essa è alimentata solo da biomasse vergini non trattate, provenienti da silvicoltura, ovvero dal taglio legato alla coltivazione dei boschi; la produzione energetica stimata è pari a 41 Mwe ed è considerata una delle più grandi centrali a biomasse di tutta Europa. Malgrado la gravità di questa incresciosa vicenda, c’è anche qualcuno che esprime ringraziamenti e lodi, perché con la chiusura della centrale, cesserebbe un presunto inquinamento ambientale.

ANPA – Liberi Agricoltori e l’associazione regionale imprese boschive della Calabria, ritengono che rispetto a situazioni dannose per l’ambiente, bisogna intervenire, costi quel che costi. Ma non è questo il caso della centrale del Mercure. Nel merito, si ritiene utile ricordare che proprio a tutela del Parco è stato costituito da parecchi anni un Osservatorio Ambientale che controlla costantemente le emissioni ed immissioni di CO2 e che sinora non ha mai denunciato o comunicato la non salubrità dell’area.

Da precisare, inoltre, che Trarre energia dalle biomasse ha diversi vantaggi:

  • economico e sociale in quanto il settore utilizza legname di coltura e, in modo ecologico, consente produrre energia elettrica e ridurre la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio.
  • Abbondanza: La biomassa è ampiamente disponibile ovunque e rappresenta una risorsa locale, pulita e rinnovabile;
  • Una fonte di energia pulita, non incrementa il livello di anidride carbonica, non contribuisce all’effetto serra ed Il basso contenuto di zolfo e di altri inquinanti (ossidi di azoto), inferiore a quella rilasciata dai combustibili fossili) fa si che, se usate in sostituzione a carbone o ad olio combustibile, le biomasse contribuiscono ad alleviare il fenomeno delle piogge acide; unico inconveniente è il contenuto di polveri che, comunque, le nuove tecnologie hanno ampiamente risolto.

La produzione di energia termica ed elettrica da biomassa legnosa vergine è, per definizione dell'UE ad impatto zero.

Non è un caso che per i motori endotermici la UE ha dato una proroga anche ai carburanti di derivazione vegetale. Sia la produzione di energia da biomassa che la produzione di carburanti da vegetali seguono lo stesso principio di fotosintesi clorofilliana, l'utilizzo dei prodotti vegetali ha bilancio co2 pari a zero.

Alla luce di quanto sinora affermato, quindi, chiederemo nei prossimi giorni un incontro al Presidente Occhiuto al fine di concordare una soluzione che consenta di dare continuità all’attività della fonte rinnovabile e di ricercare responsabilmente, assieme a tutti gli attori interessati alla vertenza, una soluzione che continui, come avvenuto sinora, a tutelare sia l’economia che l’ambiente, questo lo dobbiamo alle migliaia di famiglie che in questo settore operano e che non hanno mai chiesto sussidi o sostegni economici gratuiti ma vogliono andare avanti con i proventi del proprio lavoro.

Consorzi di Bonifica

Serve una radicale Riforma del sistema

L'ANPA - LiberiAgricoltori Calabria

In una Conferenza stampa  ha illustrato le proprie proposte

30 Maggio 2023

WhatsApp Image 2023 05 30 at 194039 1La proposta di riforma dei consorzi di bonifica della Calabria, presentata rispettivamente dall’on. Katia Gentile per i partiti della maggioranza di governo e dal Partito Democratico, dimostrano la piena consapevolezza di tutte le forze politiche della necessità e urgenza di un intervento per la riforma di un sistema che, malgrado nel tempo ha realizzato anche cose importanti, ormai, è arrivato ad un punto di non ritorno. Tuttavia, ANPA – Liberi Agricoltori Calabria ritiene che le misure previste in entrambi i disegni di legge non siano sufficienti per determinare la svolta necessaria.

Tutti i consorzi sono in una condizione pesantissima dal punto di vista finanziario. Alcuni giustificano la necessità di mantenere in vita i consorzi in virtù di crediti spettanti dalla regione la quale, a sua volta, ritiene che gli stessi non siano esigibili. I bilanci dei consorzi di bonifica non sono in pareggio, le spese sono fuori controllo e i costi superiori ai ricavi. I consorzi, pertanto, non sono nella condizione finanziaria, per assolvere ai compiti di legge.

Inoltre, i contributi sono pagati dai consorziati senza alcun riscontro, da parte del consorzio, che a tale contribuzione corrisponda di fatto un beneficio diretto e accertabile, un’”utilitas”, un vantaggio particolare, che comporti un incremento di valore in rapporto causale con l’esecuzione delle opere di bonifica e con la loro manutenzione.  

I consorzi di bonifica non hanno mai accertato il beneficio per i consorziati con riferimento a ciascun bene e non lo hanno mai valutato anno per anno sulla base dei reali incrementi di valore dell'immobile determinati dalle opere di bonifica e/o dalla loro manutenzione.

La Corte Costituzionale con Sentenza 19 ottobre 2018 n. 188 ha dichiarato incostituzionale l’art. 23 comma 1, lett.a), della legge della Regione Calabria 23 luglio 2003, n.11 (Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei Consorzi di Bonifica), nella parte in cui prevede che il contributo consortile di bonifica, quanto alle spese afferenti il conseguimento dei fini istituzionali dei Consorzi, è dovuto “indipendentemente dal beneficio fondiario” invece che “in presenza del beneficio”.

Sebbene la legge della Regione Calabria n. 13 del 2017 abbia corretto la previsione della legge del 2003, resta il fatto che i consorzi non hanno gli strumenti per accertare il reale beneficio diretto delle opere di bonifica al singolo consorziato.

Per tali ragioni, i consorzi, costituendo un aggravio di spesa per la collettività e per i consorziati, non sono più portatori dei valori di autogoverno e di rappresentatività alla base dei loro statuti.

Inoltre, bisogna considerare la scarsa capacità di intervento per le operazioni di pulitura dei canali, di ripristino delle rotture sulla rete irrigua che puntualmente lasciano vaste aree sottese all’irrigazione senza acqua per giorni o settimane. Ciò genera forte malcontento tra gli agricoltori.

La situazione ambientale è sempre più condizionata dai cambiamenti climatici che determinano eventi di calamità le cui conseguenze catastrofiche potranno essere affrontate o, quantomeno ridotte a condizione che vi sia un grande, unico progetto di analisi delle condizioni di rischio dei territori con un piano di interventi immediati, di breve, e di medio-lungo periodo. Nella fase che si è aperta, con il PNRR può essere reperita anche una quantità importante di risorse.

Affidando questa opportunità ai consorzi di bonifica nello stato in cui si trovano, si rischia la dissipazione delle risorse e di mancare l’importante obbiettivo di intervento che, invece, dovrebbe vedere tutti mobilitati nell’interesse generale della Calabria.

Sulla base di queste considerazioni, ANPA Liberi Agricoltori Calabria propone di costituire una società per azioni a capitale pubblico in capo a cui assegnare l’attività di bonifica e irrigazione.

La proposta ha in sé il superamento del contributo di bonifica.

Se si aboliscono il consorzio di bonifica e il comprensorio di bonifica cade anche il contributo che i proprietari dei beni situati entro il perimetro del comprensorio sono obbligati a versare per contribuire nella spesa necessaria per l’esecuzione, la manutenzione e l’esercizio delle opere in ragione del beneficio che traggono dalla bonifica stessa.

In tal modo, tutte le opere di bonifica diventano a totale carico dello Stato e delle Regioni.

Di fatto è già così. La società per azioni, rappresenta lo strumento più adeguato per perseguire l’obbiettivo di un intervento organico su tutto il territorio regionale volto a sistemare il territorio per una maggiore prevenzione del rischio, ristrutturare le reti irrigue, aumentare le aree sottese all’irrigazione.

D’altra parte, non sarebbe la prima volta che questo strumento dimostra di essere adeguato per affrontare situazioni emergenziali che necessitano di tempestività, efficacia e efficienza.

Il Professore Manlio Rossi-Doria nella sua relazione svolta al convegno "Nord e Sud nella società e nell'economia italiana di oggi", organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi e svoltosi a Torino dal 30 marzo all'8 aprile 1967, già allora, tra l’altro affermò: “

“Bisogna fare ogni sforzo per portare nei comprensori di bonifica una mentalità di carattere industriale, chiedendosi, tra l'altro, se non conveniva riorganizzare i consorzi di bonifica nella forma di vere e proprie società per azioni.

A sostegno di questa sua convinzione il professore di Portici riportò alcuni interessanti esperimenti fatti in questo senso 30 e 40 anni prima, citando la bonifica della bassa valle del Sele fatta, da una società di bonifica, la quale si è sovrapposta e sostituita al consorzio con l’indubbio risultato che le opere sono andate avanti più rapidamente ed efficacemente; un altro esempio continua Rossi Doria è quello rappresentato dalla bonifica della destra del Tirso in Sardegna, eseguita anch'essa da una società di bonifica.

Come Rossi-Doria, anche ANPA Liberi Agricoltori Calabria è convinta che in Calabria come, soprattutto, in tutte le regioni meridionali si debba superare l'istituto consortile. Ma senza creare nuovi enti regionali del tipo "ente di sviluppo". A quel punto sarebbe meglio tenersi i consorzi così come sono. Una società per azioni a capitale pubblico sarebbe la soluzione ideale, eliminando tutte le bardature burocratiche che oggi, ipocritamente, vengono giustificate in nome dell'autogoverno dei consorziati.

ANPA- Liberi Agricoltori Calabria è consapevole della difficoltà di accoglimento della proposta perché essa va a scardinare interessi e poteri consolidati ed elimina quella commistione tra pezzi della politica e consorzi che nel tempo ha portato a riempire le strutture consortili di personale senza i requisiti di competenza necessari, con assunzioni clientelari e che oggi gravano sulle tasche dei consorziati. Ciò ha offuscato il ruolo, l’immagine di tante maestranze e tecnici fortemente qualificati che, invece, si impegnano con professionalità e abnegazione nel loro lavoro e che vanno garantiti e valorizzati nel nuovo sistema proposto.

Comunque, nei prossimi giorni, supporteremo la proposta anche con i riferimenti di carattere giuridico riferiti, soprattutto, alla gestione del passaggio dall’attuale sistema basato sui consorzi di bonifica a quello basato su una società per azioni a capitale pubblico.

Incontreremo i sindaci sempre più tartassati dai propri concittadini e agricoltori che denunciano la tassazione ingiusta che ricevono e che sono obbligati a pagare, pena il fermo macchina o altre pesanti misure che rappresentano una vera e propria persecuzione.

Organizzeremo una opposizione anche di carattere legale.

Presenteremo un reportage per dimostrare l’illegittimità della tassazione applicata in zone territoriali dove i residenti nell’area consortile non ricevono alcun beneficio dall’azione di bonifica.

Riproporremo la necessità e l’urgenza di interventi sul territorio richiesti da anni e mai realizzati e che oggi rappresentano un serio rischio per la sicurezza di tutti.

Indicheremo tutte quelle situazioni dove basterebbe poco per portare l’acqua trasformando la natura dei terreni di pianura da asciutto a irriguo con notevole vantaggio per tutta l’economia e che, invece, non viene fatto nulla a distanza di decenni.

Questi, secondo ANPA-Liberi Agricoltori Calabria, sono i temi che devono essere messi al centro del confronto per una riforma vera che superi lo sterile posizionamento su consorzi si consorzi no.

 

 

 

Campagna di informazione sulla nuova PAC

14 Aprile 2023

ANPA – LiberiAgricoltori Calabria, secondo il programma di iniziative annunciato e che interesserà gli Agricoltori soci di tutta la Regione, ha tenuto il primo seminario a Vibo Valentia presso l’Hotel 501, per illustrare le novità che sono state inserite con l’ultima riforma della PAC che avrà valenza fino al 2027.

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I temi discussi hanno riguardato tutti gli aspetti riferiti ai pagamenti diretti e alle misure del PSR. Per quanto riguarda i pagamenti diretti, particolare importanza è stata riservata alle modalità di calcolo e di assegnazione dei nuovi titoli, le nuove modalità di accesso alla riserva nazionale, i requisiti di Agricoltore attivo e di Giovane Agricoltore, la condizionalità rafforzata, il sostegno ridistributivo al reddito, gli ecoschemi. Per quanto riguarda il PSR sono state illustrate tutte le misure previste per le quali la regione provvederà ad emettere i relativi bandi per la presentazione delle domande, a partire dalla fine del mese di aprile.

Le relazioni al seminario, presieduto da Vincenzo Mazzitelli, presidente della LiberiAgricoltori di Vibo Valentia, sono state tenute da Federica Scandale e Daniel Trovato, operatori del CAA LiberiAgricoltori. Le conclusioni sono state tenute da Giuseppe Mangone, presidente ANPA – LiberiAgricoltori Calabria, il quale dopo una analisi della PAC, in particolare ha sottolineato che si tratta di una riforma che caratterizza ancora di più la Politica Agricola Comune sul versante ecologico e ambientale. Molti, infatti, ha proseguito Mangone, saranno gli adempimenti ai quali gli Agricoltori dovranno fare fronte per continuare a percepire gli aiuti comunitari. Contemporaneamente, la nuova PAC impegnerà i CAA che sono delegati dagli Agricoltori per curare gli aspetti tecnici e burocratici propedeutici alla presentazione delle domande: Unica e PSR.

ANPA – LiberiAgricoltori Calabria, di concerto con l’Organizzazione nazionale, negli ultimi due anni ha effettuato un lungo lavoro di formazione dei tecnici – operatori del CAA LiberiAgricoltori per rispondere alle esigenze e tutelare gli interessi degli associati.

 26 ottobre 2022

Sui problemi forestali

l'Associazione Liberi Imprenditori Boschivi - Forestali Calabria

avvia un programma di iniziative

 

logo imprenditori boschivi 2Il 24 ottobre, su richiesta dell’associazione Liberi Imprenditori Boschivi della Calabria, presso la cittadella regionale, si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato: per la regione, i Dirigenti del Dipartimento Forestazione U.O.A. rappresentato dal D.G. ing. Domenico Pallaria e i dirigenti del Dipartimento Ambiente rappresentato dal D.G. ing. Salvatore Siviglia. Presente l’assessore Gianluca Gallo. Presenti, inoltre, oltre all’ associazione Liberi Imprenditori Boschivi, una delegazione della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali e Confapi Calabria.

Nell’incontro sono stai affrontati numerosi problemi che interessano il settore forestale ma, Al centro del confronto sono state le “Linee Guida” per la Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A), contenute nella Direttiva 92/43/CEE. e la delibera n. 65/2022 di attuazione delle stesse approvata dalla Giunta Regionale.

Giuseppe Mangone, presidente ANPA – Liberi Agricoltori Calabria e Giovambattista Benincasa, presidente dell’associazione Liberi Imprenditori Boschivi, intervenendo, hanno ribadito che proprio la delibera 65/2022, approvata in data retroattiva da parte della Giunta di fatto, ha paralizzato l’intero comparto della forestazione, bloccando tutte le richieste di autorizzazione relative sia ai tagli boschivi che alla manutenzione dei boschi, con pesanti ricadute negative sull’occupazione.

Dopo varie manifestazioni, mobilitazioni e proteste, ieri finalmente, la regione ha comunicato di aver individuato la strada da percorrere per dare una seria e definitiva soluzione alla gravissima situazione che si è venuta a creare per un settore determinante dell’economia calabrese e che si sviluppa su una superfice boschiva di circa 700.000 ettari, pari al 44% del territorio regionale, con 900 imprese che danno lavoro a oltre 15.000 unità.

A conclusione dell’incontro, sono stati assunti i seguenti impegni:

  • entro mercoledì 26 ottobre, si incontreranno i Dirigenti dell’Ambiente e della Forestazione per la verifica e l’eventuale approvazione dei progetti rientranti nella categoria delle prevalutazioni e che fino a ieri non erano stati esaminati
  • Impegno da parte dell’Ordine degli Agronomi Forestali di presentare, entro una settimana una rosa di progetti pilota sulle operazioni di taglio colturale, ricadenti in tutto il territorio regionale e fuori dalla rete natura 2000, da aggiungere alla lista dei progetti prevalutati per i quali vi è l’insussistenza del rischio di effetti negativi sugli ecosistemi protetti e, pertanto, da considerare come esempi di taglio esenti da V.Inc.A.
  • Dopo la mappatura che emergerà dalla valutazione dei citati progetti pilota, sarà presentata in Giunta regionale per il tramite dell’Assessore Gallo una Delibera che definirà, la competenza del rilascio dei nulla-osta esclusivamente alle Aree Territoriali U.O.A. Le autorizzazioni future saranno concesse con la certezza che determinate tipologie non pregiudicheranno assolutamente l'integrità del sito in causa.
  • Grazie al coinvolgimento di una equipe di professori universitari, la regione ha garantito l’esame e l’approvazione dei 240 piani di gestione presentati dai proprietari di terreni boscati superiori a 50 ettari, a partire dal 2015, giacenti presso l’assessorato, entro 5 mesi.

25 Ottobre 2022

Nasce l'Associazione Liberi Imprenditori Boschivi - forestali della Calabria

logo imprenditori boschivi 2

Per iniziativa di un nutrito gruppo di imprenditori del settore boschivo/forestale è stata costituita l’Associazione “Liberi Imprenditori Boschivi-forestali” della Calabria che, statutariamente, aderisce all’ANPA (Associazione Nazionale Produttori Agricoli) e alla Confederazione Italiana Liberi Agricoltori (Liberi Agricoltori).

Ne danno notizia con un comunicato l’ANPA e la Liberi Agricoltori Calabria.

L’Associazione ha dimensione ed operatività di carattere interregionale ed ha lo scopo principale di favorire lo sviluppo del settore agricolo-forestale attraverso la valorizzazione economica, ambientale e sociale del patrimonio forestale di proprietà pubblica e privata.

Le attività che l’associazione intende portare avanti riguarderanno, in maniera particolare:

  • favorire l'operatività e lo sviluppo delle imprese associate;
  • tutelare gli interessi degli iscritti nei confronti di Enti, aziende, stampa, opinione pubblica e privati cittadini;
  • rappresentare i propri iscritti presso gli Enti Pubblici e privati che in qualsiasi modo possono influire sull'attività delle imprese associate, anche nominando propri rappresentanti in seno ad organi collegiali costituiti dagli stessi;
  • promuovere l'aggiornamento e la semplificazione della normativa e delle procedure legate agli interventi in ambito forestale e montano;
  • promuovere lo sviluppo e l'aggiornamento degli associati attraverso attività informative e divulgative ed attraverso specifiche attività formative;
  • promuovere qualsiasi iniziativa in grado di favorire lo sviluppo occupazionale, l’aggiornamento professionale e la crescita economica e sociale degli associati;
  • favorire l’adozione dì sistemi di certificazione aziendale da parte degli associati:
  • Sviluppare l’informazione attraverso progetti mirati in base alle misure specificatamente previste dai Fondi Strutturali, europei come FESR, FSE e dai Programmi Operativi quali POR" PSR e in generale da tutti i fondi europei, nazionali e regionali attivi sul territorio italiano:

l’assemblea dei costituiti, dopo un ampio dibattito sui problemi che in questo momento interessano il settore boschivo e forestale che hanno portato ad un blocco totale delle attività delle imprese e dell’occupazione in tutta la regione, all’unanimità, ha eletto presidente dell’associazione Giovanbattista Benincasa, imprenditore boschivo forestale, responsabile del settore nella Liberi Agricoltori Calabria e, vicepresidente, Giovanni Ferraro, amministratore della società 2 effe SRL.

 L’assemblea ha, inoltre, eletto il direttivo che oltre a Benincasa e Ferraro vede la presenza di: Giovanni Bitonti, rappresentante della boschiva SAS dei fratelli Bitonti, Francesco Capparelli, imprenditore, Francesco Cozza, rappresentante legale della società fratelli Cozza snc, Francesco Ferraro, imprenditore, e Carmine Rizzo del consorzio legno Valle Mercure.

Sui problemi forestali, intanto, ieri 24 ottobre, presso la cittadella regionale, i componenti del direttivo dell’associazione hanno avuto un incontro con gli assessorati all’ambiente e  all’Agricoltura, foreste e forestazione in presenza dell’assessore Gianluca Gallo e dei tecnici e dirigenti dei due assessorati.

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