Consorzi di Bonifica
Serve una radicale Riforma del sistema
L'ANPA - LiberiAgricoltori Calabria
In una Conferenza stampa ha illustrato le proprie proposte
30 Maggio 2023
La proposta di riforma dei consorzi di bonifica della Calabria, presentata rispettivamente dall’on. Katia Gentile per i partiti della maggioranza di governo e dal Partito Democratico, dimostrano la piena consapevolezza di tutte le forze politiche della necessità e urgenza di un intervento per la riforma di un sistema che, malgrado nel tempo ha realizzato anche cose importanti, ormai, è arrivato ad un punto di non ritorno. Tuttavia, ANPA – Liberi Agricoltori Calabria ritiene che le misure previste in entrambi i disegni di legge non siano sufficienti per determinare la svolta necessaria.
Tutti i consorzi sono in una condizione pesantissima dal punto di vista finanziario. Alcuni giustificano la necessità di mantenere in vita i consorzi in virtù di crediti spettanti dalla regione la quale, a sua volta, ritiene che gli stessi non siano esigibili. I bilanci dei consorzi di bonifica non sono in pareggio, le spese sono fuori controllo e i costi superiori ai ricavi. I consorzi, pertanto, non sono nella condizione finanziaria, per assolvere ai compiti di legge.
Inoltre, i contributi sono pagati dai consorziati senza alcun riscontro, da parte del consorzio, che a tale contribuzione corrisponda di fatto un beneficio diretto e accertabile, un’”utilitas”, un vantaggio particolare, che comporti un incremento di valore in rapporto causale con l’esecuzione delle opere di bonifica e con la loro manutenzione.
I consorzi di bonifica non hanno mai accertato il beneficio per i consorziati con riferimento a ciascun bene e non lo hanno mai valutato anno per anno sulla base dei reali incrementi di valore dell'immobile determinati dalle opere di bonifica e/o dalla loro manutenzione.
La Corte Costituzionale con Sentenza 19 ottobre 2018 n. 188 ha dichiarato incostituzionale l’art. 23 comma 1, lett.a), della legge della Regione Calabria 23 luglio 2003, n.11 (Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei Consorzi di Bonifica), nella parte in cui prevede che il contributo consortile di bonifica, quanto alle spese afferenti il conseguimento dei fini istituzionali dei Consorzi, è dovuto “indipendentemente dal beneficio fondiario” invece che “in presenza del beneficio”.
Sebbene la legge della Regione Calabria n. 13 del 2017 abbia corretto la previsione della legge del 2003, resta il fatto che i consorzi non hanno gli strumenti per accertare il reale beneficio diretto delle opere di bonifica al singolo consorziato.
Per tali ragioni, i consorzi, costituendo un aggravio di spesa per la collettività e per i consorziati, non sono più portatori dei valori di autogoverno e di rappresentatività alla base dei loro statuti.
Inoltre, bisogna considerare la scarsa capacità di intervento per le operazioni di pulitura dei canali, di ripristino delle rotture sulla rete irrigua che puntualmente lasciano vaste aree sottese all’irrigazione senza acqua per giorni o settimane. Ciò genera forte malcontento tra gli agricoltori.
La situazione ambientale è sempre più condizionata dai cambiamenti climatici che determinano eventi di calamità le cui conseguenze catastrofiche potranno essere affrontate o, quantomeno ridotte a condizione che vi sia un grande, unico progetto di analisi delle condizioni di rischio dei territori con un piano di interventi immediati, di breve, e di medio-lungo periodo. Nella fase che si è aperta, con il PNRR può essere reperita anche una quantità importante di risorse.
Affidando questa opportunità ai consorzi di bonifica nello stato in cui si trovano, si rischia la dissipazione delle risorse e di mancare l’importante obbiettivo di intervento che, invece, dovrebbe vedere tutti mobilitati nell’interesse generale della Calabria.
Sulla base di queste considerazioni, ANPA Liberi Agricoltori Calabria propone di costituire una società per azioni a capitale pubblico in capo a cui assegnare l’attività di bonifica e irrigazione.
La proposta ha in sé il superamento del contributo di bonifica.
Se si aboliscono il consorzio di bonifica e il comprensorio di bonifica cade anche il contributo che i proprietari dei beni situati entro il perimetro del comprensorio sono obbligati a versare per contribuire nella spesa necessaria per l’esecuzione, la manutenzione e l’esercizio delle opere in ragione del beneficio che traggono dalla bonifica stessa.
In tal modo, tutte le opere di bonifica diventano a totale carico dello Stato e delle Regioni.
Di fatto è già così. La società per azioni, rappresenta lo strumento più adeguato per perseguire l’obbiettivo di un intervento organico su tutto il territorio regionale volto a sistemare il territorio per una maggiore prevenzione del rischio, ristrutturare le reti irrigue, aumentare le aree sottese all’irrigazione.
D’altra parte, non sarebbe la prima volta che questo strumento dimostra di essere adeguato per affrontare situazioni emergenziali che necessitano di tempestività, efficacia e efficienza.
Il Professore Manlio Rossi-Doria nella sua relazione svolta al convegno "Nord e Sud nella società e nell'economia italiana di oggi", organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi e svoltosi a Torino dal 30 marzo all'8 aprile 1967, già allora, tra l’altro affermò: “
“Bisogna fare ogni sforzo per portare nei comprensori di bonifica una mentalità di carattere industriale, chiedendosi, tra l'altro, se non conveniva riorganizzare i consorzi di bonifica nella forma di vere e proprie società per azioni.
A sostegno di questa sua convinzione il professore di Portici riportò alcuni interessanti esperimenti fatti in questo senso 30 e 40 anni prima, citando la bonifica della bassa valle del Sele fatta, da una società di bonifica, la quale si è sovrapposta e sostituita al consorzio con l’indubbio risultato che le opere sono andate avanti più rapidamente ed efficacemente; un altro esempio continua Rossi Doria è quello rappresentato dalla bonifica della destra del Tirso in Sardegna, eseguita anch'essa da una società di bonifica.
Come Rossi-Doria, anche ANPA Liberi Agricoltori Calabria è convinta che in Calabria come, soprattutto, in tutte le regioni meridionali si debba superare l'istituto consortile. Ma senza creare nuovi enti regionali del tipo "ente di sviluppo". A quel punto sarebbe meglio tenersi i consorzi così come sono. Una società per azioni a capitale pubblico sarebbe la soluzione ideale, eliminando tutte le bardature burocratiche che oggi, ipocritamente, vengono giustificate in nome dell'autogoverno dei consorziati.
ANPA- Liberi Agricoltori Calabria è consapevole della difficoltà di accoglimento della proposta perché essa va a scardinare interessi e poteri consolidati ed elimina quella commistione tra pezzi della politica e consorzi che nel tempo ha portato a riempire le strutture consortili di personale senza i requisiti di competenza necessari, con assunzioni clientelari e che oggi gravano sulle tasche dei consorziati. Ciò ha offuscato il ruolo, l’immagine di tante maestranze e tecnici fortemente qualificati che, invece, si impegnano con professionalità e abnegazione nel loro lavoro e che vanno garantiti e valorizzati nel nuovo sistema proposto.
Comunque, nei prossimi giorni, supporteremo la proposta anche con i riferimenti di carattere giuridico riferiti, soprattutto, alla gestione del passaggio dall’attuale sistema basato sui consorzi di bonifica a quello basato su una società per azioni a capitale pubblico.
Incontreremo i sindaci sempre più tartassati dai propri concittadini e agricoltori che denunciano la tassazione ingiusta che ricevono e che sono obbligati a pagare, pena il fermo macchina o altre pesanti misure che rappresentano una vera e propria persecuzione.
Organizzeremo una opposizione anche di carattere legale.
Presenteremo un reportage per dimostrare l’illegittimità della tassazione applicata in zone territoriali dove i residenti nell’area consortile non ricevono alcun beneficio dall’azione di bonifica.
Riproporremo la necessità e l’urgenza di interventi sul territorio richiesti da anni e mai realizzati e che oggi rappresentano un serio rischio per la sicurezza di tutti.
Indicheremo tutte quelle situazioni dove basterebbe poco per portare l’acqua trasformando la natura dei terreni di pianura da asciutto a irriguo con notevole vantaggio per tutta l’economia e che, invece, non viene fatto nulla a distanza di decenni.
Questi, secondo ANPA-Liberi Agricoltori Calabria, sono i temi che devono essere messi al centro del confronto per una riforma vera che superi lo sterile posizionamento su consorzi si consorzi no.
Campagna di informazione sulla nuova PAC
14 Aprile 2023
ANPA – LiberiAgricoltori Calabria, secondo il programma di iniziative annunciato e che interesserà gli Agricoltori soci di tutta la Regione, ha tenuto il primo seminario a Vibo Valentia presso l’Hotel 501, per illustrare le novità che sono state inserite con l’ultima riforma della PAC che avrà valenza fino al 2027.
I temi discussi hanno riguardato tutti gli aspetti riferiti ai pagamenti diretti e alle misure del PSR. Per quanto riguarda i pagamenti diretti, particolare importanza è stata riservata alle modalità di calcolo e di assegnazione dei nuovi titoli, le nuove modalità di accesso alla riserva nazionale, i requisiti di Agricoltore attivo e di Giovane Agricoltore, la condizionalità rafforzata, il sostegno ridistributivo al reddito, gli ecoschemi. Per quanto riguarda il PSR sono state illustrate tutte le misure previste per le quali la regione provvederà ad emettere i relativi bandi per la presentazione delle domande, a partire dalla fine del mese di aprile.
Le relazioni al seminario, presieduto da Vincenzo Mazzitelli, presidente della LiberiAgricoltori di Vibo Valentia, sono state tenute da Federica Scandale e Daniel Trovato, operatori del CAA LiberiAgricoltori. Le conclusioni sono state tenute da Giuseppe Mangone, presidente ANPA – LiberiAgricoltori Calabria, il quale dopo una analisi della PAC, in particolare ha sottolineato che si tratta di una riforma che caratterizza ancora di più la Politica Agricola Comune sul versante ecologico e ambientale. Molti, infatti, ha proseguito Mangone, saranno gli adempimenti ai quali gli Agricoltori dovranno fare fronte per continuare a percepire gli aiuti comunitari. Contemporaneamente, la nuova PAC impegnerà i CAA che sono delegati dagli Agricoltori per curare gli aspetti tecnici e burocratici propedeutici alla presentazione delle domande: Unica e PSR.
ANPA – LiberiAgricoltori Calabria, di concerto con l’Organizzazione nazionale, negli ultimi due anni ha effettuato un lungo lavoro di formazione dei tecnici – operatori del CAA LiberiAgricoltori per rispondere alle esigenze e tutelare gli interessi degli associati.
26 ottobre 2022
Sui problemi forestali
l'Associazione Liberi Imprenditori Boschivi - Forestali Calabria
avvia un programma di iniziative
Il 24 ottobre, su richiesta dell’associazione Liberi Imprenditori Boschivi della Calabria, presso la cittadella regionale, si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato: per la regione, i Dirigenti del Dipartimento Forestazione U.O.A. rappresentato dal D.G. ing. Domenico Pallaria e i dirigenti del Dipartimento Ambiente rappresentato dal D.G. ing. Salvatore Siviglia. Presente l’assessore Gianluca Gallo. Presenti, inoltre, oltre all’ associazione Liberi Imprenditori Boschivi, una delegazione della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali e Confapi Calabria.
Nell’incontro sono stai affrontati numerosi problemi che interessano il settore forestale ma, Al centro del confronto sono state le “Linee Guida” per la Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A), contenute nella Direttiva 92/43/CEE. e la delibera n. 65/2022 di attuazione delle stesse approvata dalla Giunta Regionale.
Giuseppe Mangone, presidente ANPA – Liberi Agricoltori Calabria e Giovambattista Benincasa, presidente dell’associazione Liberi Imprenditori Boschivi, intervenendo, hanno ribadito che proprio la delibera 65/2022, approvata in data retroattiva da parte della Giunta di fatto, ha paralizzato l’intero comparto della forestazione, bloccando tutte le richieste di autorizzazione relative sia ai tagli boschivi che alla manutenzione dei boschi, con pesanti ricadute negative sull’occupazione.
Dopo varie manifestazioni, mobilitazioni e proteste, ieri finalmente, la regione ha comunicato di aver individuato la strada da percorrere per dare una seria e definitiva soluzione alla gravissima situazione che si è venuta a creare per un settore determinante dell’economia calabrese e che si sviluppa su una superfice boschiva di circa 700.000 ettari, pari al 44% del territorio regionale, con 900 imprese che danno lavoro a oltre 15.000 unità.
A conclusione dell’incontro, sono stati assunti i seguenti impegni:
25 Ottobre 2022
Nasce l'Associazione Liberi Imprenditori Boschivi - forestali della Calabria
Per iniziativa di un nutrito gruppo di imprenditori del settore boschivo/forestale è stata costituita l’Associazione “Liberi Imprenditori Boschivi-forestali” della Calabria che, statutariamente, aderisce all’ANPA (Associazione Nazionale Produttori Agricoli) e alla Confederazione Italiana Liberi Agricoltori (Liberi Agricoltori).
Ne danno notizia con un comunicato l’ANPA e la Liberi Agricoltori Calabria.
L’Associazione ha dimensione ed operatività di carattere interregionale ed ha lo scopo principale di favorire lo sviluppo del settore agricolo-forestale attraverso la valorizzazione economica, ambientale e sociale del patrimonio forestale di proprietà pubblica e privata.
Le attività che l’associazione intende portare avanti riguarderanno, in maniera particolare:
l’assemblea dei costituiti, dopo un ampio dibattito sui problemi che in questo momento interessano il settore boschivo e forestale che hanno portato ad un blocco totale delle attività delle imprese e dell’occupazione in tutta la regione, all’unanimità, ha eletto presidente dell’associazione Giovanbattista Benincasa, imprenditore boschivo forestale, responsabile del settore nella Liberi Agricoltori Calabria e, vicepresidente, Giovanni Ferraro, amministratore della società 2 effe SRL.
L’assemblea ha, inoltre, eletto il direttivo che oltre a Benincasa e Ferraro vede la presenza di: Giovanni Bitonti, rappresentante della boschiva SAS dei fratelli Bitonti, Francesco Capparelli, imprenditore, Francesco Cozza, rappresentante legale della società fratelli Cozza snc, Francesco Ferraro, imprenditore, e Carmine Rizzo del consorzio legno Valle Mercure.
Sui problemi forestali, intanto, ieri 24 ottobre, presso la cittadella regionale, i componenti del direttivo dell’associazione hanno avuto un incontro con gli assessorati all’ambiente e all’Agricoltura, foreste e forestazione in presenza dell’assessore Gianluca Gallo e dei tecnici e dirigenti dei due assessorati.
25 Luglio 2022
Conclusa con grande successo
la manifestazione regionale
degli Agricoltori e delle Aziende boschive
Avevamo annunciato una massiccia mobilitazione e si è sviluppata come tale. Decine i mezzi pesanti che nella mattinata odierna hanno rumorosamente stazionato presso la Cittadella regionale di Catanzaro, insieme ad una moltitudine di imprenditori ed operatori del settore agricolo e agroforestale, tutti riuniti in un unico grido di protesta volto a smuovere le istituzioni per gli adempimenti fermi ormai da tempo. Adempimenti che bloccano i settori coinvolti e ledono l’economia calabrese con gravi ripercussioni su famiglie e imprese.
«Per quanto attiene al settore agricolo - ha spiegato nel corso della manifestazione Rosa Critelli, dirigente di ANPA-Liberi Agricoltori Calabria - le problematiche che lamentiamo fanno riferimento, innanzitutto, ai costi elevati che devono sostenere le aziende agricole: gasolio, concimi, mangimi, il cui prezzo è arrivato alle stelle. A questo si aggiunge il basso reddito che gli agricoltori ricevono per la produzione: il latte a 0,40 centesimi alla stalla, il grano 15 euro a quintale, gli agrumi a 0,10 centesimi, sono costi assolutamente bassi per le aziende che vedono poi trasformarsi in prezzi alti per i consumatori. Con questa prospettiva - ha aggiunto Critelli - è ovvio che le aziende agricole sono arrivate alla fame, considerando altresì la pandemia degli ultimi due anni che ci ha messi ulteriormente in ginocchio». Ma le problematiche per il settore agricolo non si fermano qui e centrale diventa anche l’emergenza cinghiali e lupi che affligge il territorio con la conseguente distruzione delle colture ed il mancato reddito per gli agricoltori. «Chiediamo l’eradicazione totale dei cinghiali e di pagare i danni che questi agricoltori hanno subito - ha affermato Critelli - un vero risarcimento però, differente da quello tardivo ed irrisorio a cui fino ad oggi abbiamo assistito e che ha visto come parametro i costi di produzione e non il costo del mancato prodotto».
Per il settore agroforestale, il presidente di Confcoltivatori, Giovambattista Benincasa, ha dichiarato che «Le aziende boschive sono preoccupate a seguito della mancata concessione di taglio che si protrae dal febbraio scorso, a breve gli interventi programmati si concluderanno con il consequenziale blocco delle attività e l’attivazione della cassa integrazione per gli operai. Noi la soluzione l’abbiamo individuata attingendo al modello adottato dalla Regione Toscana che ha approvato le linee guida senza inserire, nelle prevalutazioni, l’obbligo alla VINCA. Se allora la regione Calabria provvederà ad approvare gli oltre 300 piani di gestione depositati, si avrebbe lo sblocco del comparto che tornerebbe a lavorare come in passato». Il Presidente di Confcoltivatori ha quindi aggiunto come «Non si comprende la riluttanza verso questa problematica da parte della Regione: nel bosco l’uomo deve entrare per gestire e curare l’ambiente. Se le problematiche non vengono recepite come chiediamo - ha rimarcato - si potrebbe arrivare alla morte di un settore di rilievo per l’economia calabrese, con le sue 900 aziende boschive, migliaia di posti di lavoro e milioni di euro che entrano nell’economia calabrese».
Nel corso della mattinata di proteste, l’ente regionale ha quindi accolto la richiesta di incontro dell’ANPA – Liberi Agricoltori e Confcoltivatori Calabria. Un incontro costruttivo, duranti il quale sono stati scambiati opinioni e pareri circa gli interventi da attuare e le problematiche da tempo lamentate. Hanno preso la parola il Presidente di ANPA-Liberi Agricoltori Calabria, Giuseppe Mangone, intervenuto in video conferenza, e la componente della presidenza Rosa Critelli, il Presidente di Confcoltivatori, Giovambattista Benincasa, ma anche numerosi imprenditori, tecnici e agricoltori. In rappresentanza dell’ente regionale, hanno invece seduto al tavolo di trattative l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, il Dirigente del Dipartimento Ambiente, Salvatore Siviglia, il Direttore Generale per la Forestazione, Domenico Maria Pallaria, il Capo struttura della medesima direzione, Antonio Riga, il Dirigente del settore UOA, Pietro Cerchiara ed il Dirigente del settore Ambiente, Giovanni Aramini.
Durante l’incontro, protrattosi per ore, dagli Uffici competenti sono state fornite ampie delucidazioni sui temi legati, in particolare, alla Vinca e al Regolamento forestale. Dal canto suo, l’Assessore Gallo ha ricordato di aver sempre dato disponibilità all’incontro ed al dialogo, fornendo chiarimenti e risposte già prima dello svolgimento della manifestazione. Ha poi precisato come alcuni dei temi sollevati siano di competenza di Assessorato e Dipartimento diversi da quelli propri, rientrando invece nella sfera delle tematiche di ordine ambientale. Ha quindi comunque garantito massimo impegno per la risoluzione delle problematiche interessanti i piani di gestione, palesando ai presenti la volontà di dare risposta alle questioni sollevate nel più breve tempo possibile e procedendo alla conclusione dell’iter di approvazione dei piani di gestione entro sei mesi. È stata altresì messa in programma la creazione di un gruppo di lavoro permanente composto da tecnici coordinati dalle associazioni organizzatrici della manifestazione, che avrà il compito di stilare un elenco di priorità a cui far fronte.
21 Luglio 2022
Un vero e proprio terremoto
quello che si è abbattuto
sul mondo agricolo e forestale calabrese
I boschi delle montagne, sfruttati in maniera sostenibile sin dai tempi dei romani, rischiano dopo secoli di utilizzo, di diventare dei vetusti musei ecologici abbandonati alla mercé delle fiamme. Tutto è cominciato nel febbraio scorso, quando la Giunta regionale ha recepito, con apposta delibera, le linee guida nazionali, sancendo che per poter procedere a qualsiasi tipo di attività selvicolturale è necessaria la Valutazione di incidenza ambientale, provocando così il blocco totale di tutte le attività forestali. Per far capire meglio il disastro che si sta provocando, basta evidenziare il seguente dato: sono giacenti presso il Dipartimento forestazione, da quasi 10 anni, più o meno 300 piani di gestione. Facendo una media piano/ettaro, sono congelati, a seguito della suddetta delibera di Giunta, la bellezza di 90 mila ettari di boschi, che trasformati in soldoni corrispondono alla modica cifra di circa 27 milioni di euro. Questo è il danno attuale che i proprietari forestali, le aziende boschive, le aziende di trasformazione e chi lavora nei boschi rischia di subire! Non possiamo permettere all'economia calabrese questa sciagura, non possiamo permettere che qualche burocrate senza coscienza, faccia perdere il lavoro a migliaia di persone. Abbiamo tentato in mille modi e senza risultato la mediazione e il dialogo. Dopo una serie di promesse non mantenute, purtroppo, non ci resta altro da fare che protestare».
Lo dichiarano in una nota stampa congiunta i presidenti delle associazioni ANPA-Liberi Agricoltori Calabria, Giuseppe Mangone e Confcoltivatori, Giovanbattista Benincasa, annunciando per questo lunedì 25 luglio, una massiccia mobilitazione dell'intero settore. I titolari delle aziende boschive e delle aziende di trasformazione porteranno sotto la sede della Regione Calabria in località Germaneto di Catanzaro, qualcosa come 54 mezzi pesanti, mentre con i pullman arriveranno da tutte le province oltre 500 persone tra agricoltori, operai e proprietari forestali.
A coadiuvare gli organizzatori della manifestazione – Mangone e Benincasa - ci saranno diversi Agronomi-Forestali che spiegheranno ai presenti ed eventualmente ai dirigenti regionali quali soluzioni tecniche potrebbero essere applicate per risolvere i problemi.
«Non siamo solo preoccupati per la parte economica e lavorativa - hanno dichiarato gli organizzatori - ma anche per la cura e la manutenzione dei boschi, pratiche necessarie anche dal punto di vista di una corretta gestione delle acque superficiali, per prevenire il dissesto idrogeologico e soprattutto per prevenire gli incendi. Siamo pienamente convinti - aggiungono - che il bosco non debba essere lasciato a sé stesso, l’uomo deve intervenire per le necessarie pratiche di silvicoltura. La manifestazione infine avrà lo scopo di proporre la modifica delle linee guida, chiederemo con forza e a gran voce che vengano approvati immediatamente i piani di taglio e contestualmente che gli interventi in essi contenuti non siano assoggettati all’autorizzazione di valutazione di incidenza ambientale (VINCA). A tal proposito invitiamo ancora una volta i nostri rappresentanti politici regionali a prendere spunto dalla Regione Toscana che ha saputo coniugare, nell’applicazione e introduzione delle linee guida, sviluppo sostenibile, tutela ambientale e paesaggistica».
19 Luglio 2022
Manifestazione Regionale
Imprese Agricole e forestali
È stata indetta per lunedì 25 luglio 2022 una manifestazione di protesta che avrà luogo nel piazzale “San Francesco” antistante la Cittadella regionale di Catanzaro. Al centro della mobilitazione, promossa da ANPA-Liberi Agricoltori Calabria e Confcoltivatori, la mancata approvazione del regolamento forestale e delle linee guida per la valutazione di incidenza ambientale da parte dell’ente regionale.
Un fatto annoso che sta destando grave preoccupazione nel settore di riferimento e che non può essere procrastinato ulteriormente ma meritevole di un’attenta valutazione da intraprendere a margine di un confronto costruttivo tra le parti coinvolte.
Con i suoi circa 700.000 ettari di superficie boschiva (corrispondente al 44% del territorio calabrese) e le 900 imprese che in esso operano e da cui dipendono 15 mila unità, la Calabria vede in serio pericolo un intero settore economico.
L’iter, mai concluso, verso l’approvazione del discusso regolamento relativo alla gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale, è stato avviato nell’aprile del 2020. Lo stesso documento veniva prima approvato, poi annullato per via di errori di vario genere ivi contenuti. L’approvazione vide quindi una prima proroga al 31 dicembre 2020, a cui ne seguì una seconda a giugno dell’anno successivo, poi ancora al termine del 2021 ed infine un’altra al 28 aprire 2022. Nell’anno corrente la Giunta ha quindi deciso - come se già non bastasse - di prorogare ancora l’approvazione all’ultimo giorno dell’anno. «Una lunga serie di problemi che si sarebbero così risolti con l’approvazione del piano in questione, oggi restano e si aggravano per tutti i soggetti coinvolti nel settore della forestazione».
Ma le questioni lamentate dalle associazioni promotrici della manifestazione non si esauriscono alla mancata approvazione del regolamento.
La Giunta Regionale, con Delibera n. 65 del 28-02-2022, ha infatti recepito, con valenza retroattiva, le Linee Guida nazionali relative alla conservazione degli habitat naturali, per cui qualsiasi piano o progetto ricadente in un sito Natura 2000 deve essere assoggettato alla procedura di Valutazione di incidenza Ambientale. Il testo delle "Linee Guida”, approvato senza alcuna norma transitoria, è diventato immediatamente esecutivo, causando il blocco di tutte le richieste di concessioni forestali presentate antecedentemente alla Delibera 65. Si tratta, in sostanza, di tutti i piani forestali presentati dal 2015 al 2022 ricadenti nelle aree Natura 2000 che fino all'approvazione della delibera si potevano, comunque, realizzare attraverso la presentazione della SCIA.
Ulteriormente a quanto fin qui enunciato, viene rilevata altresì la grave contraddizione tra un regolamento regionale del 2017 e le richiamate “Linee Guida”. Di fatti, se da una parte il regolamento sancisce l’obbligo, per i proprietari terrieri, alla manutenzione dei boschi con la creazione di fasce antincendio, le “Linee Guida” prevedono, dall’altra parte, che nelle aree ricadenti nei siti Natura 2000 vi sia l'obbligo della Valutazione dell'incidenza Ambientale per qualsiasi attività silvi-colturale. In sostanza, i proprietari delle aree ricadenti in queste zone, non possono adempiere all'obbligo previsto del regolamento regionale in quanto l'assessorato all'ambiente non ha ancora pubblicato l'elenco delle prevalutazioni relative alle opere non sottoposte alla Valutazione dell'incidenza Ambientale. È stato approvato un decreto, non ancora pubblicato, che affronta ma non risolve il problema. Da una prima lettura emerge la necessità di una serie di modifiche e, comunque, una volta definito, servirà una circolare esplicativa per precisarne l’attuazione.
«Questo modo sbagliato di procedere ha prodotto un cortocircuito che ha messo in ginocchio l'intero settore» hanno dichiarato i presidenti delle associazioni ANPA-Liberi Agricoltori Calabria, Giuseppe Mangone e Confcoltivatori, Giovanbattista Benincasa, richiedendo un incontro formale con il Presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto e con l’Assessore alle Politiche agricole e allo sviluppo agroalimentare, Gianluca Gallo.
Nella piattaforma della manifestazione, altri due punti di vitale importanza per la sopravvivenza sia delle attività agricole soprattutto nelle aree interne sia per quelle boschive, sono rispettivamente: un intervento immediato sul gravissimo problema dei cinghiali e la richiesta al Governo per la riduzione del prezzo del carburante.
Il fine delle associazioni, dunque, sarà quello di poter creare un dialogo con gli amministratori regionali, con l’obiettivo di raggiungere la tanto auspicata intesa che possa giovare ai settori coinvolti nonché alle migliaia di famiglie che vivono quotidianamente nello sconforto e nella confusione generati da una ceca e sorda burocrazia.
4 maggio 2022
Settore forestazione
Grido d’allarme degli operatori
ANPA-Liberi Agricoltori Calabria e Confcoltivatori Calabria denunciano il forte aggravamento della crisi del settore della forestazione. Gli ultimi provvedimenti licenziati dalla Regione Calabria mettono in crisi uno dei settori più importanti e produttivi della nostra Regione. In concreto si traducono in un vero e proprio attentato alla buona salute del settore boschivo. Si tratta di provvedimenti approvati senza alcuna valutazione preventiva che dimostrano tutta l’incapacità e la superficialità di chi dovrebbe vigilare sulle ricadute negative di alcuni atti nel tessuto produttivo.
in Calabria abbiamo una superficie boschiva che ricopre il 44% del territorio per un totale di circa 700.000 ettari, vi operano 900 imprese circa e da queste dipendono 15.000 unità.
ANPA-Liberi Agricoltori Calabria e Confcoltivatori Calabria denunciano, inoltre, che a fronte di questa importante risorsa, gli atti approvati dalla regione rischiano di portare al default il settore della forestazione.
REGOLAMENTO FORESTALE
La Giunta Regionale ad aprile 2020 approva il regolamento regionale relativo alla gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale. Dopo qualche giorno dalla pubblicazione lo stesso organo è costretto ad annullare la delibera e ritirare il regolamento perché pasticciato e confusionario.
Per evitare sommosse da parte degli operatori forestali si sposta l’approvazione al 31/12/2020 con l’apertura di tavoli tecnici con le organizzazioni professionali.
Arrivati a dicembre la Giunta proroga a giugno 2021 poi ancora rinvia prima a fine anno e poi al 28 aprile 2022. l’altro giorno il tanto atteso regolamento, viene ancora una volta rinviato al 31/12/ 2022! Quindi, una serie di problemi che con l’approvazione del piano si sarebbero risolti oggi restano e si aggravano per tutti i soggetti coinvolti nel settore della forestazione
PIANI DI GESTIONE
Per i proprietari di terreni boscati superiori ai 50 ettari c’è l’obbligo di presentare i piani di gestione, con quest’ultimi si pianificano i tagli in un arco temporale che va dai 5 ai 15 anni. Dal 2015 ad oggi non risulta approvato nessun piano!
LINEE GUIDA NAZIONALI
La Giunta Regionale il 28/02/2022 con delibera n° 65 ha recepito le linee guida nazionali relative alla conservazione degli habitat naturali per cui qualsiasi piano o progetto ricadente in un sito Natura 2000 deve essere assoggettato alla procedura di Valutazione di incidenza Ambientale.
Il testo delle “Linee Guida” approvata senza alcuna norma transitoria è diventato immediatamente esecutivo, questo ha causato il blocco di tutte le richieste di concessioni forestali presentate antecedentemente alla Delibera 65. Si tratta, in sostanza , di tutti i piani forestali presentati dal 2015 al 2022 ricadenti nelle aree natura 2000 che fino all’approvazione della delibera si potevano, comunque, realizzare attraverso la presentazione della SCIA.
Un’altra grossa contraddizione si rileva anche per quanto riguarda l’obbligo della manutenzione dei boschi da parte dei proprietari.
In base alla legge regionale n. 51/2017, tutti i proprietari di superfici agricole e forestali, devono provvedere obbligatoriamente alla manutenzione dei boschi con la creazione delle fasce antincendio; le linee guida prevedono nelle aree ricadenti nei siti Natura 2000 l’obbligo della valutazione dell’incidenza ambientale per qualsiasi attività silvi-colturale, ciò significa che i proprietari delle aree ricadenti in queste zone, , non possono adempiere all’obbligo previsto dalla L. 51/17. Ciò perché, l’assessorato all’ambiente non ancora pubblicato l’elenco delle prevalutazioni relative alle opere non sottoposte alla valutazione dell’incidenza ambientale.
Questo modo sbagliato di procedere ha prodotto un cortocircuito che ha messo in ginocchio l’intero settore.
ANPA-Liberi Agricoltori Calabria e Confcoltivatori Calabria hanno richiesto agli assessori ambiente e Agricoltura un incontro al quale parteciperà una delegazione dei proprietari forestali, delle industrie boschive.
Andremo all’appuntamento e affronteremo la discussione con pacatezza e cordialità, hanno dichiarato Giuseppe Mangone, presidente di ANPA-Liberi Agricoltori e Giovanbattista Benincasa, presidente di Confcoltivatori, con l’obiettivo, però, di portare a casa risultati concreti e rassicuranti, soprattutto per le migliaia di famiglie che stanno vivendo momenti di sconforto e confusione a causa di questa cieca e sorda burocrazia. Se non avremo risposte adeguate non si escludono proteste forti ed energiche.
28 aprile 2022
Crisi gravissima per il settore forestale
Indetta da ANPA-Liberi Agricoltori Calabria e da Confcoltivatori Calabria, si è tenuta a San Giovanni in Fiore un’affollata assemblea alla quale hanno partecipato: agricoltori proprietari di boschi, ditte forestali, tecnici e una delegazione di lavoratori forestali.
All’o.d.g. la grave situazione di paralisi che si è creata per il settore forestale a seguito della mancata approvazione del regolamento forestale e dell’approvazione, da parte della Giunta Regionale, delle linee guida per la valutazione di incidenza ambientale.
Infatti, con la Delibera di Giunta n 65 del 28/02/2022, la Regione Calabria ha introdotto sic et simpliciter il testo delle “Linee Guida” per la Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) – Direttiva 92/43/CEE- senza prevedere alcuna modalità rispetto alle richieste di concessioni forestali già depositati e da depositare.
Questo ha comportato il blocco indiscriminato di tutte le richieste selvicolturali presentate antecedentemente alla Delibera 65, mettendo seriamente a rischio il lavoro delle aziende forestali ed il reddito delle famiglie che dipendono da quest'ultime. In pericolo, non c'è soltanto un intero settore economico, attivo in aree montane e rurali dove, peraltro, c’è scarsità di lavoro, ma anche la corretta ed efficace gestione e coltivazione dei nostri boschi. Se a queste problematiche aggiungiamo la mancata approvazione del regolamento forestale ed il blocco totale dei piani di gestione, la situazione diventa veramente insostenibile oltre che drammatica.
I lavori dell’assemblea sono stati introdotti da Giovanbattista Benincasa, presidente di Confcoltivatori
Che ha rappresentato la reale situazione del settore mettendo in evidenza la grave crisi che investe le aziende per il blocco dei lavori e di conseguenza le gravi ricadute sul piano occupazionale.
Tutti gli intervenuti hanno espresso molta preoccupazione e la ferma volontà di scendere in lotta nei confronti della regione.
Il presidente di ANPA-Liberi Agricoltori Giuseppe Mangone, concludendo l’assemblea ha proposto di indire, fin da subito lo stato di mobilitazione di tutti gli addetti del settore e di richiedere, come prima iniziativa, un incontro congiunto, urgente, all’assessore all’ambiente e all’assessore all’agricoltura. Successivamente, il presidente Mangone ha dato lettura delle proposte di modifica della delibera 65 che se approvate potrebbero risolvere positivamente la delicata situazione che si è creata. Le proposte formulate sono state pienamente accolte dall’assemblea.
Qualche volta, ha concluso Mangone può risultare veramente utile prendere spunto da quello che fanno gli altri quando fanno bene, come nel caso della Regione Toscana che ha saputo coniugare, nell’applicazione e introduzione delle linee guida, sviluppo sostenibile, tutela ambientale e paesaggistica.
1 Marzo 2022
Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere
Il frutto del lavoro svolto contenuto in cinque quaderni informativi
Giunto a conclusione negli scorsi mesi, il progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente, Territorio e Benessere” promosso da “Agricoltura è”, Associazione promossa dall’ANPA – LiberiAgricoltori, non ha esaurito il suo percorso formativo nei molteplici seminari programmati ma proprio quest’ultimi divengono oggi materiale concerto e tangibile a cui attingere per una chiara ed esaustiva rappresentazione dei diversi ambiti dell’agricoltura.
A conclusione del progetto, cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria 2014/2020, Misura 01.02.01 – Sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione, i promotori ed organizzatori hanno difatto predisposto la stampa di cinque quaderni informativi contenenti le tematiche di maggior rilievo trattate nel corso dei seminari. Veri e propri volumi di poche pagine contenenti quanto di necessario per un approfondimento accurato e tecnico del tema di interesse, con le spiegazioni e delucidazioni frutto delle relazioni esposte da esperti del settore nel corso del progetto.
I quaderni informativi vengono presentati in due tipologie: i primi tre relativi a “Agriturismo”, “Fattorie Didattiche” e “Fattorie sociali” trovano non solo il contributo dell’organizzazione promotrice del progetto ma anche degli esperti chiamati a relazionare nel corso dei seminari. I restanti due quaderni sono invece interamente a cura dei presidenti posti al coordinamento delle attività: Rosa Critelli, presidente di “Agricoltura è” e Giuseppe Mangone, presidente di ANPA - LiberiAgricoltori Calabria. Quest’ultimi volumi illustrano in modo accurato e dettagliato l’ambito relativo alla “Qualità certificata dell’Agriturismo” e “L’agricoltura multifunzionale quale elemento di sviluppo delle aree interne; l’azienda agricola nel paesaggio agrario e l’agricoltura periurbana”.
I quaderni presentano una grafica curata meticolosamente, con immagini e grafici a colori attinenti le argomentazioni trattate, fornendo un ausilio rilevante volto a metabolizzare meglio il contenuto posto in analisi.
I volumi possono essere consultati in modo cartaceo presso la sede dell’associazione sita a Simeri Crichi (CZ) in Via Cavour 151, oppure facilmente scaricabili accedendo nella sezione dedicata del sito ufficiale www.agricolturaecalabria.it