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7 Febbraio 2024

LiberiAgricoltori

Chiede la dichiarazione di stato di crisi dell'Agricoltura Italiana

 

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Il 6 febbraio 2024, a Matera, si è conclusa la prima tappa della mobilitazione nazionale della Confederazione Italiana Liberi Agricoltori con una manifestazione che ha visto la partecipazione di centinaia di Agricoltori e oltre 300 trattori.

Contemporaneamente allo svolgimento della manifestazione, il Ministro Lollobrigida e il Capo di gabinetto del ministero Borriello hanno incontrato il presidente della LiberiAgricoltori, Jacopo Becherini assieme al direttore nazionale Federica Lotti. Al Ministro è stato consegnato un documento con le proposte dell’organizzazione per affrontare i problemi della PAC che sono stati al centro di tutte le iniziative svolte nelle ultime settimane.

A conclusione della manifestazione LiberiAgricoltori ha chiesto al Ministro la dichiarazione dello stato di crisi dell’agricoltura italiana.

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5 Febbraio 2024 

DIFENDIAMO LA BUONE PRATICHE AGRICOLE PER TUTELARE I CONSUMATORI

E SALVARE L’AGRICOLTURA ITALIANA

Incontro LiberiAgricoltori Calabria– Federconsumatori Calabria

 

Nell'ambito delle iniziative poste alla base della mobilitazione nazionale, indetta dalla Confederazione Italiana Liberi Agricoltori, si è svolto un incontro tra Giuseppe Mangone, presidente di LiberiAgricoltori Calabria e Mimma Iannello, presidente di Federconsumatori Calabria.

DurFOTO MANGONEante l'incontro sono stati esposti i punti posti alla base della mobilizzazione nazionale, in particolare, sono stati trattati i temi della necessità di sostenere gli agricoltori nella fase di passaggio dall'agricoltura convenzionale basata sulla chimica all'agricoltura sostenibile basata su metodi di coltivazione biologica, lotta integrata che comporterà maggiori costi e minore produzione non compensate dai prezzi pagati agli agricoltori da parte della trasformazione e della distribuzione mentre al dettaglio i prezzi sono alti e non sostenibili dalla generalità delle famiglie italiane.

E’ stata inoltre esposta la condizione non più sopportabile determinata dall'aumento dei costi di produzione registratosi nel corso degli ultimi anni e, soprattutto, la concorrenza sleale, esercitata attraverso importazioni di prodotti nei porti del nostro paese senza nessun controllo.

Il caso più emblematico è quello del settore dei cereali che ha registrato una forte importazione di grano russo e ucraino sbarcato attraverso la Turchia in Italia, di qualità scadente e sembrerebbe anche contaminato, sfuggito i controlli per la carenza di una rete di laboratori efficace ed efficiente, ha potuto transitare sui mercati generando una forte e sleale concorrenza ai grani nazionali di alta qualità abbattendo il prezzo all’origine sul mercato italiano. Ciò, anche a danno dei consumatori che non hanno garanzia sulla effettiva qualità dei prodotti derivati dal grano quali farina, pasta e derivati. 

Altro tema, esposto è stato quello dei danni provocati all'agricoltura e alle aziende agricole da parte della fauna selvatica che ha raggiunto livelli di insostenibilità, soprattutto, perché il risarcimento dei danni è assolutamente irrisorio e tra l'altro avviene in tempi lunghissimi.

La presidente di Federconsumatori Calabria, nel cogliere la portata dei temi esposti, ha apprezzato la ricerca del confronto sui temi dell’agricoltura su cui poggia un pezzo fondamentale dell’economia nazionale e calabrese e da cui derivano prospettive occupazionali, la tenuta sociale dei territori, la sostenibilità ambientale e l’acceso equo e sicuro ai prodotti e ai trasformati dell’agricoltura che arrivano nelle case dei consumatori da lungo tempo costretti a limitare i consumi o scegliere prodotti di minore qualità per i prezzi elevati di frutta, verdure, carni e trasformati applicati dalla filiera della grande distribuzione con forte sperequazioni tra il basso costo riconosciuto agli agricoltori ed il prezzo finale super maggiorato applicato sugli scaffali ai consumatori.

FOTO IANNELLO FEDERCONSUMATORIIn tale direzione, la Presidente di Federconsumatori, al netto delle strumentalizzazioni politiche che coglie nella protesta generale, preoccupata sulla inadeguata consapevolezza sull’intera rappresentanza agricola sui gravi limiti nel governo dei modelli globali, comunitari, nazionali e regionali che interessano il mondo dell’agricoltura e sugli effetti climatici derivanti dalle produzioni intensive, sull’uso distorto dei sussidi agricoli comunitari, sul peso delle agromafie, sulla mancata chiarezza dell’effettivo peso della rappresentatività agricola, sul consumo di suolo, sulla spinta a promuovere colture innaturali rispetto alle tradizioni agricole territoriali, sulle importazioni e sofisticazioni incontrollate di prodotti agricoli, auspica che la mobilitazione nazionale promossa da LiberiAgricoltori possa innescare attraverso una riflessione profonda, a partire dalla Calabria, sul futuro dell’agricoltura considerate le emergenze climatiche, competitive e inflattive che gravano su di essa. Oggi più che mai, occorre perseguire politiche multilivello capaci di declinare le aspettative del mondo agricolo alle esigenze dei consumatori che chiedono di portare in tavola prodotti che rispondano pienamente a principi di sostenibilità ambientale, di riconoscimento contrattuale del lavoro, di tracciabilità dei prodotti, di legalità, di sicurezza per la salute di chi produce e chi consuma, di equo rapporto tra qualità del prodotto e costo finale in un mercato piegato alle grandi speculazioni delle multinazionali del cibo.

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