Attraverso questo progetto l’ANPA intende intensificare l’azione di comunicazione tesa a sviluppare il tema dell’educazione dei giovani, in particolare dei bambini, alla ruralità, al rispetto dell’agricoltura e degli agricoltori, alla conoscenza delle varie componenti della campagna.
Questa scelta scaturisce dalla consapevolezza che tra le nuove generazioni e il mondo dell’agricoltura si è creato, negli ultimi anni, un grande distacco. Un tempo la conoscenza dell’agricoltura e gli elementi fondamentali dell’educazione alimentare avvenivano in maniera diretta, perché una percentuale altissima della popolazione era, in vario modo, impegnata in agricoltura.
Da un certo punto in poi, l’educazione alimentare e le conseguenti scelte alimentari sono stati affidati agli spot televisivi ed ai programmi nei quali, molto spesso, improvvisati esperti si sono alternati per convincere tutti sulla bontà di un prodotto al posto di un altro, sulle caratteristiche nutrizionali, etc. Così, si è passati da una alimentazione a base di cibi semplici e naturali i cui metodi di conservazione si limitavano alla essiccazione, fermentazione, salatura, cucinati giorno per giorno con prodotti freschi, di stagione e locali, ad una alimentazione conservata, precotta, surgelata, manipolata, liofilizzata.
Le grandi multinazionali, attraverso la televisione, presentano e invitano a comprare e consumare cibi raffinati, omogeneizzati, sterilizzati, condensati, liofilizzati, idrogenati ottenuti medianti l’uso di additivi quali: coloranti, antiossidanti, stabilizzanti, anti-agglomeranti, aromi, conservanti, emulsionanti, acidi/alcali, tamponi, sbiancanti, propellenti, dolcificanti, esaltatori di sapidità che arricchiscono il nostro corpo di calorie e lo impoveriscono delle sostanze, invece, fondamentali quali vitamine, sali minerali, protei-ne.
Non si è più dato valore ai luoghi di produzione dei cibi e alla stagionalità. Le principali vittime di questi messaggi sono stati e sono i bambini, molto spesso affidati alla televisione come ad una baby sitter. I bambini che la vita moderna e frenetica costringe a vivere in maniera programmata, informatizzata, sono sempre super impegnati in attività scolastiche, sportive e curriculari, facendo diventare oggetto di studio e scuola ciò che prima era divertimento, vacanza, hobby.
Partendo dall’analisi di ciò l’ANPA propone il progetto “Per un nuovo rapporto tra Agricoltura e Future Generazioni” con l’obiettivo di far acquisire la consapevolezza che la campagna in genere, l’agricoltura nello specifico, gli agricoltori in particolare sono depositari di quella cultura contadina che, anche in Italia, Paese a sviluppo post-industriale, resta sempre alla base della società nella quale ognuno ha sicuramente avuto un nonno, un bisnonno agricoltore e, per contribuire a ripristinare il contatto tra la campagna, intesa come sintesi di agricoltura, ambiente, natura, arte e cultura e i bambini/ragazzi affinché essi possano arricchire la loro cultura e scoprire che c’è un mondo diverso fuori dalla città, un mondo che ha altri colori, altri odori, altri sapori e tempi di vita più quieti.
Per perseguire questo obiettivo, l’ANPA si rivolge al mondo della scuola, per avvicinare i giovani alla conoscenza della campagna e dell’agricoltura e, contemporaneamente, alle aziende agricole, invitando gli agricoltori a riappropriarsi del loro ruolo importante di produttori di cibo, manutentori del territorio, custodi della storia che ha caratterizzato il territorio e di educatori.
Nell’ambito delle iniziative rivolte al mondo della scuola, con l’intento di costruire un Nuovo rapporto tra Agricoltura e Future Generazioni, L’ANPA insieme all’Associazione “Agricoltura è” realizza i seguenti progetti:
Quando l'Acqua incontra la Terra
Attraverso questo progetto l’ANPA intende intensificare l’azione di comunicazione tesa a sviluppare il tema dell’educazione dei giovani, in particolare dei bambini, alla ruralità, al rispetto dell’agricoltura e degli agricoltori, alla conoscenza delle varie componenti della campagna.
Questa scelta scaturisce dalla consapevolezza che tra le nuove generazioni e il mondo dell’agricoltura si è creato, negli ultimi anni, un grande distacco. Un tempo la conoscenza dell’agricoltura e gli elementi fondamentali dell’educazione alimentare avvenivano in maniera diretta perché una percentuale altissima della popolazione era, in vario modo, impegnata in agricoltura.
Da un certo punto in poi, l’educazione alimentare e le conseguenti scelte alimentari sono stati affidati agli spot televisivi ed ai programmi nei quali, molto spesso, improvvisati esperti si sono alternati per convincere tutti sulla bontà di un prodotto al posto di un altro, sulle caratteristiche nutrizionali, etc. Così, si è passati da una alimentazione a base di cibi semplici e naturali i cui metodi di conservazione si limitavano alla essiccazione, fermentazione, salatura, cucinati giorno per giorno con prodotti freschi, di stagione e locali, ad una alimentazione conservata, precotta, surgelata, manipolata, liofilizzata.
Le grandi multinazionali, attraverso la televisione, presentano e invitano a comprare e consumare cibi raffinati, omogeneizzati, sterilizzati, condensati, liofilizzati, idrogenati ottenuti medianti l’uso di additivi quali: coloranti, antiossidanti, stabilizzanti, anti-agglomeranti, aromi, conservanti, emulsionanti, acidi/alcali, tamponi, sbiancanti, propellenti, dolcificanti, esaltatori di sapidità che arricchiscono il nostro corpo di calorie e lo impoveriscono delle sostanze, invece, fondamentali quali vitamine, sali minerali, proteine. Non si è più dato valore ai luoghi di produzione dei cibi e alla stagionalità.
Le principali vittime di questi messaggi sono stati i bambini molto spesso affidati alla televisione come ad una baby sitter. I bambini che la vita moderna e frenetica costringe a vivere in maniera programmata, informatizzata, sono sempre super impegnati in attività scolastiche, sportive e curriculari, facendo diventare oggetto di studio e scuola ciò che prima era divertimento, vacanza, hobby.
Partendo dall’analisi di ciò l’ANPA propone il progetto “Per un proficuo rapporto tra Agricoltura e nuove Generazioni” con l’obiettivo di far acquisire la consapevolezza che la campagna in genere, l’agricoltura nello specifico, gli agricoltori in particolare sono depositari di quella cultura contadina che, anche in Italia, Paese a sviluppo post-industriale, resta sempre alla base della società nella quale ognuno ha sicuramente avuto un nonno, un bisnonno agricoltore e, per contribuire a ripristinare il contatto tra la campagna, intesa come sintesi di agricoltura, ambiente, natura, arte e cultura e i bambini/ragazzi affinché essi possano arricchire la loro cultura e scoprire che c’è un mondo diverso fuori dalla città, un mondo che ha altri colori, altri odori, altri sapori e tempi di vita più quieti.
Per perseguire questo obiettivo, l’ANPA si rivolge al mondo della scuola, per avvicinare i giovani alla conoscenza della campagna e dell’agricoltura e, contemporaneamente, alle aziende agricole, invitando gli agricoltori a riappropriarsi del loro ruolo importante di produttori di cibo, manutentori del territorio, custodi della storia che ha caratterizzato il territorio e di educatori.
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