6 Giugno 2021
Esperienze a confronto
Proseguendo le attività del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01, intendiamo far conocere alcune esperienze della nostra regione delle diverse attività multifunzionali. Oltre alle significative realtà imprenditoriali, vogliamo far rilevare, quanto diverse sono le aziende e le attività proposte anche se operanti nella stessa categoria.
Il primo confronto sarà fra due aziende Agrituristiche: San Leo di Bova in provincia di Reggio Calabria e Le Terre di Zoe di Limbadi in provincia di vibo valentia.
5 Giugno 2021
Le ripercussioni della crisi nel rapporto
tra Agricoltori e Consumatori
La qualità e la svalutazione degli alimenti in un mercato sempre più disastrato
Il rapporto che intercorre tra Agricoltori e Consumatori al centro di un nuovo incontro tra gli imprenditori agricoli coinvolti nell’ambito del progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere” promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, nel ciclo di seminari cofinanziato del FEARS - PSR Calabria nella misura di sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione.
A relazionare sul tema di fondo i presidenti delle associazioni promotrici Giuseppe Mangone e Rosa Critelli.
A fronte della premessa secondo cui «agli inizi degli anni 80 bastavano pochi ettari di superfici perché una famiglia fosse nelle condizioni di soddisfare le esigenze di primaria importanza, mente oggi gli agricoltori non riescono più a fronteggiare tali necessità anche con superfici più consistenti e mezzi che semplificano notevolmente l’attività lavorativa», Mangone ha sottoposto ai convenuti un’analisi incentrata su molteplici aspetti relativi al perché si sia arrivati a questa rovinosa crisi.
«Oggi vi è un funzionamento distorto dei meccanismi del mercato per la determinazione dei prezzi all’interno della filiera. Tutte le regole vengono messe in discussione e i produttori si ritrovano costretti ad accettare condizioni che compromettono notevolmente il reddito dell’azienda agricola» ha rilevato il presidente dell’Anpa LiberiAgricoltori Calabria, guardando ad un confronto costruttivo volto a determinare nuovi meccanismi di intervento da consegnare direttamente nelle mani degli stessi agricoltori.
Mangone ha quindi delineato le situazioni che stanno mettendo in difficoltà non solo le piccole e medie imprese ma anche le aziende orientate ad un mercato più ampio. Tra queste, fortemente penalizzante per gli agricoltori, diviene l’importazione incontrollata di alimenti sprovvisti di alcuna certificazione di garanzia qualitativa, la cui distribuzione economicamente più vantaggiosa, compromette, con slealtà, il mercato delle aziende locali.
«Siamo difronte ad una negazione dello sviluppo dei prodotti di qualità certificata» ha quindi aggiunto Mangone, guardando ad una lunga fase dominata da un modello di sviluppo basato sulle catene alimentari industriali e caratterizzato da un utilizzo spinto della chimica con produzioni bisognose di alti tassi di energia che determinano lo sfruttamento del lavoro agricolo ed una spinta trasformazione industriale dei prodotti alimentari.
Al contrario di quanto fino ad oggi fatto dalle politiche agricole, Mangone ha incoraggiato le reti alimentari locali, comprendenti un vasto panorama di piccole e medie imprese che distribuiscono i loro prodotti nelle attività del territorio. «I vantaggi sono molteplici - ha affermato - tra cui la possibilità di produrre alimenti nutrienti in equilibrio con l’ambiente circostante, garantendo un lavoro dignitoso nelle varie fasi di produzione e distribuzione».
«Dobbiamo valorizzare l’agricoltura che riduce gli sprechi» è l’invito di Mangone, «auspicando un futuro migliore per consumatori e produttori».
Quindi, il presidente, si è soffermato sulla scelta “agro-ecologica” già consolidata nel territorio calabrese, a cui, a parere di Mangone, deve ora seguire una strategia volta a diffondere nuovi progetti. «Non salire su questo treno significa attardarsi ancora con ingenti difficoltà a recuperare» ha aggiunto, specificando come l’agro-ecologia rappresenti un innesto di innovazione di cui oggi si necessita più che mai. «Abbiamo bisogno di ricerca che non si basi su progetti milionari, ma che parta dalle esigenze vere dell’agricoltura e dal bisogno di trasformazione ecologica della stessa».
Ripartire, quindi, su basi nuove che permettano in futuro di reagire con maggiore prontezza e resilienza immediata a possibili e nuove ondate pandemiche. «Tutti insieme, produttori, trasformatori, cittadini, istituzioni - ha concluso - dobbiamo affrontare il tema in una visione di insieme, proponendoci di voltare pagina e dare una svolta ad un modello di sviluppo su cui dobbiamo attestarci per il futuro».
A margine del consueto dibattito ha quindi preso la parola la presidente di “Agricoltura è”, Rosa Critelli, presentando ai numerosi conventi un nuovo ed interessante progetto. “Per campi e mercati - Prodotti di qualità” il titolo dell’idea che l’Anpa LiberiAgricoltori Calabria intende lanciare. Un progetto grazie al quale, gli agricoltori, possono sviluppare una nuova idea di mercato, incentrato, in particolare, sulla promozione e la vendita delle aziende agricole calabresi. Un aiuto concreto alle piccole-medie imprese locali per avere la giusta visibilità.
«Da parte nostra - ha affermato Critelli - la volontà di diramare le aziende nel modo in cui meritano». Difatti, per la presidente di “Agricoltura è”, il consumatore non si raggiunge solo leggendo un’etichetta apposta su un prodotto, bisogna invece promuovere iniziative volte a far conoscere ai consumatori il vero valore dell’agricoltura e i prodotti della nostra regione. «Solo così si rendono consapevoli»
Critelli ha poi puntato i riflettori sulla valenza della pubblicità per i prodotti lanciati sul mercato e su come questa possa incidere per il consumo degli stessi. I consumatori, quotidianamente sottoposti alle iniziative di marketing per tv, social e radio, si ritrovano difatti e spesso ad acquistare prodotti di cui disconoscono qualità e provenienza anche a prezzi eccessivamente sproporzionati. Tali alimenti vengono così preferiti a tanti altri, aventi, al contrario, valori nutrizionali maggiori e genuinità certificata. Da qui, la disperata richiesta a promuovere iniziative che puntino ad educare verso una sana alimentazione, con l’auspicio, lasciata la pandemia alle spalle, di riprendere al più presto quelle attività che possano concretizzare tali obiettivi.
29 maggio 2021
Per un nuovo rapporto tra Agricoltori e Consumatori
Nel sesto incontro previsto nell'ambito del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01, discuteremo di due grandi e attuali esigenze: Quella dei consumatori di potersi approvvigionare di prodotti freschi e trasformati di qualità garantita a prezzi equi e quella degli Agricoltori di vendere i loro prodotti ricavando il giusto reddito.
Intendiamo, pertanto avviare un confronto partendo dall'analisi di alcune tematiche quali il valore economico e sociale del settore agricolo, il rapporto Agricoltura/Ambiente, Il valore del lavoro agricolo ai fini della protezione del territorio, l’educazione alimentare, il consumo dei prodotti tipici e tradizionali della nostra Regione, il consumo consapevole per contribuire a ripristinare un giusto rapporto tra Agricoltori e Consumatori incentrato sul rispetto e sul riconoscimento del lavoro degli Agricoltori creando fiducia nel consumatore.
28 maggio 2021
L’agricoltura periurbana e la voglia di tornare alla campagna
Nell’analisi dell’esperto Pascale
l’esodo dai centri urbani e l’importanza di una cittadinanza attiva
Prosegue a pieno ritmo il progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere” promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, che, grazie al cofinanziato del FEARS - PSR Calabria nella misura di sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione, intrattiene da diversi mesi un dialogo diretto e costruttivo con numerosi imprenditori del settore agricolo calabrese. Nel quinto incontro della seconda parte del progetto, l’attenzione del seminario è stata incentrata sull’agricoltura periurbana, quella localizzata nelle periferie o comunque ai margini degli insediamenti urbani che nel tempo continua ad acquisire una sempre maggiore importanza in termini sia economici che sociali.
Ospite dell’incontro il dott. Alfonso Pascale, formatore di ruralità contemporanea ed economie civili. Ad anticiparlo, gli interventi della presidente di “Agricoltura è”, Rosa Critelli e del presidente dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, Giuseppe Mangone, quest’ultimo con un intervento volto ad il
lustrare genericamente ciò di cui avrebbe poi approfondito meglio l’ospite. «Nel corso di questi ultimi 15 anni si è parlato molto di agricoltura periurbana - ha affermato Mangone - ma l’intento è quello di avere una migliore regolamentazione in queste aree, volendo così definire al meglio, il rapporto tra l’agricoltura ed i cittadini che vivono nelle zone urbane». Il presidente ha quindi spiegato ai convenuti come, parlando di questa tipologia di agricoltura, sia errato ricondurla solamente a quella che si colloca nelle cinture delle grandi aree metropolitane, ma guardare con la stessa attenzione anche a quegli insediamenti ai margini dei piccoli centri urbani. «Non vi è dubio - ha quindi aggiunto Mangone - che tale realtà possa rappresentare un connubio vincente al centro del quale vi sia l’interesse dei cittadini per ogni fattispecie che caratterizza l’ambito agricolo, dalla qualità dell’aria al paesaggio fino alla genuinità dei cibi».
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24 Maggio 2021
L'Agricoltura Periurbana
Nel quinto incontro previsto nell'ambito del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01, con Giuseppe Mangone, Presidente di ANPA - LiberiAgricoltori Calabria e Alfonso Pascale, Formatore di ruralità contemporanea ed economie civili, discuteremo di Agricoltura periurbana. si tratta di quell'Agricoltura praticata nelle aree intorno alle città, nelle periferie, ai margini delle città ma che riveste tanta importanza sia dal punto di vista economico sia sociale.
20 Maggio 2021
La qualità certificata dell’agriturismo,
sempre più indispensabile
Incontro con la presidente di “Agricoltura è”, Rosa Critelli,
alla scoperta degli strumenti per valorizzare la propria azienda agricola.
L’agriturismo quale luogo in cui ricercare e trovare il massimo della qualità in ogni ambito, offrendo a consumatori e visitatori, prodotti genuini e esperienze uniche. Verso questa direzione, volta all’esaltazione della qualità, si è sviluppato il nuovo incontro promosso da “Agricoltura è”, Associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, nell’ambito del progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere” cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria nella misura di sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione.
A relazionare sulla qualità certificata dell’agriturismo, la Presidente di “Agricoltura è” Calabria, Rosa Critelli, da tempo impegnata sul campo per la divulgazione delle informazioni utili a garantire un’adeguata gestione dell’azienda, capace di offrire a turisti e visitatori quella peculiare esperienza non rinvenibile altrove.
«Una missione non del tutto semplice quella di certificare la qualità di un agriturismo», per la presidente Critelli, che ha spiegato ai sempre numerosi convenuti, come tale aspetto non possa essere riposto al solo strumento normativo, tantomeno alle opinioni soggettive degli agricoltori o dei turisti. Il tutto passa, difatti, «dalla consapevolezza di ciò che si vuole offrire, ma soprattutto credere in ciò che si fa».
Negli anni la materia è stata regolamentata e l’agriturismo è divenuto una vera e propria attività, dove non sono però venute meno le motivazioni che hanno spinto i cittadini a raggiungere le zone di campagna. Con il trascorrere del tempo, questo luogo ha continuato ad evolversi, cercando di assimilare anche le richieste e le necessità dei suoi visitatori. Oggi, ad esempio, ogni imprenditore sa di doversi confrontare con stili di vita vegetariani o vegani e, nei limiti, soddisfare molteplici richieste.
Critelli ha quindi illustrato ai presenti quei requisiti fondamentali che conferiscono qualità ad una azienda. Tra questi, i prerequisiti giocano un importante ruolo, annoverando i protagonisti di questa realtà, la stessa azienda, il paesaggio che la circonda. Rilevanti, altresì, le motivazioni che spingono l’agricoltore ad offrire tale servizio, la voglia di portare avanti tecniche agronomiche tradizionali di conservazione e trasformazione degli alimenti, ma anche la cultura che è parte integrante del territorio, la storia e le emergenze paesaggistiche del posto. «Non è possibile pensare ad un agriturismo di qualità senza un imprenditore che non è pienamente consapevole delle sue motivazioni - ha sottolineato la presidente - queste rappresentano i punti di forza per la sua idea progettuale».
Quindi è stata posta sotto analisi la figura degli ospiti, valutando verso chi si vuole attuare un servizio, i target a cui rivolgersi: le famiglie, gli stranieri, gli scolari, gruppi religiosi o sportivi. Pur consapevoli che possiamo raggiungere chiunque, importante è saper offrire servizi mirati, specializzarsi, individuare le esigenze e gli interessi di un target e puntare l’attenzione su di essi. «Ogni ospite ha l’interesse a raggiungere un agriturismo e sceglierne dunque uno piuttosto che un altro per i servizi che questo è in grado di offrire». La vacanza agrituristica diventa così polivalente permettendo agli ospiti di trovare non solo un clima rilassante, ma facendo provare loro sensazioni insolite, gustare un’alimentazione genuina e avere un contato diretto con la realtà agrituristica.
Ma una prerogativa resta fondamentale per la relatrice: «l’attività principale deve sempre e comunque essere l’agricoltura, non si può virare su altro rischiando di confondere i turisti».
Quindi, il mantenimento dei principi fondativi dell’agriturismo, attenzione alla salvaguarda e alla tutela dell’ambiente, così come alla storia e alla cultura del posto.
Grande attenzione va riservata al comparto della sicurezza e l’igiene dell’azienda, un ambito che, al contrario dei precedenti, è però sotto la continua attenzione degli organi preposti, chiamati a far rispettare in modo rigido le normative del caso, pena la cessazione dell’attività.
Quindi si è passati ad uno dei settori maggiormente attenzionato in particolare da chi sceglie di raggiungere l’agriturismo: la ristorazione. Sì, perché la vera differenza tra coloro che decidono di raggiungere una struttura agrituristica anziché un semplice ristorante, sta proprio nella qualità dei prodotti che vengono portati in tavola, privilegiando sempre, ha spiegato Critelli, piatti che contengono prodotti aziendali, pietanze tradizionali e seguendo un menu di stagione. «L’azienda che diversifica in questo senso ha sempre un valore aggiunto».
Indispensabile per garantire sempre una maggiore qualità del servizio, il settore di pubblicità e marketing gioca un ruolo primario per attrarre turisti e visitatori presso la propria azienda, con l’ausilio di insegne, depliant, ma anche attraverso siti internet e canali di vendita che permettano di entrare maggiormente nel dettaglio ed integrare ciò che non può essere contenuto in un unico depliant. Il tutto deve comunque essere realizzato nel modo corretto, seguendo standard qualitativi alti, ha rimarcato la presidente Critelli, senza discostarsi troppo dall’ambito agricolo, ponendo l’attenzione su altre attrattive lontane da questo settore. «Una pubblicità, un sito internet, un depliant, realizzato in modo approssimativo e con noncuranza, potrebbe pregiudicare notevolmente l’immagine dell’azienda» ha aggiunto.
Ma per raggiungere la qualità discussa, molte azioni dovranno essere promosse anche dagli enti preposti. L’esempio di Critelli ha guardato ad una modifica della legge regionale che contenga regole precise e chiare per il mantenimento dei principi fondativi dell’agriturismo. «Monitoraggio e controllo non possono essere fatti a campione - ha ravvisato - ogni azienda deve essere visitata e controllata affinché i principi vengano rispettati in modo conforme». La proposta della presidente di “Agricoltura è” ha dunque guardato all’istituzione di un marchio già previsto dalla legge ma mai effettivamente istituito. Un marchio basato su un disciplinare per l’utilizzo dello stesso e da riportare su depliant, siti internet, insegne. Una forma di garanzia per l’azienda e per i suoi fruitori.
Gli enti devono altresì puntare maggiormente sul miglioramento delle condizioni paesaggistiche e la salvaguardia dell’ambiente nonché sulla pianificazione complessiva del territorio, per evitare di collocare nelle aree a forte vocazione agrituristica, strutture ed opere incompatibili come tralicci, discariche o centrali. L’invito, dunque, di Critelli ad attivarsi con proteste e istanze per combattere la deturpazione del territorio.
Il concludersi della chiara relazione ha quindi lasciato spazio alle riflessioni, alle esperienze personali degli imprenditori presenti, nonché a domande e perplessità sul tema trattato.
Sono state quindi ascoltate le diverse esperienze dei convenuti. Interessante quella di Flavio Seminaroti dell’azienda “Il Podere”, che da tempo porta avanti un’importante realtà a conduzione familiare, con l’intento di valorizzare i propri prodotti. «Fare agriturismo è un’integrazione dell’attività agricola, chi viene da me deve sapere che troverà ciò che produco», ha affermato l’imprenditore, garantendo sulla qualità di una produzione che resiste nel tempo nonostante le innumerevoli difficoltà burocratiche e lo scontro con gli enti.
«L’agriturismo deve essere un settore fedele ai principi fondativi di un tempo, non per sentirci vecchi ma per connettere al meglio l’attività redditizia con l’interesse dei cittadini per l’agricoltura» ha evidenziato in ultimo il presidente dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, Giuseppe Mangone, invitando i presenti ad andare incontro alle necessità dei visitatori senza sminuire, però, la qualità e la centralità dell’offerta agrituristica.
18 Maggio 2021
La Qualità certificata dell'Agriturismo
Qualità dei prodotti, etichettatura, certificazione della qualità, maggiore attenzione da parte dei consumatori sempre più desiderosi di avere certezze su ciò che comprano e che mangiano, sono le questioni all’ordine del giorno di tutta la società.
Non c’è dubbio che le aziende agrituristiche sono il luogo dove è possibile soddisfare questi bisogni: cioè la possibilità di soggiornare in luoghi particolari, vivere in maniera diversa, i mangiare prodotti tipici, genuini, locali, biologici, certificati.
Certificare la qualità dell'Agriturismo non è semplice nè è possibile codificare in criteri di un disciplinare tutte le componenti che si intrecciano nel realizzare l'Agriturismo. La Qualità a cui ci riferiamo non può essere regolata nè solo dalle Leggi vigenti nè da opinioni soggettive ma, deve nascere dalla consapevolezza del valore di ciò che si offre e di ciò che si pretende in una azienda agrituristica per essere identificata e riconosciuta.
Di questo discuteremo nell'incontro previsto nell'ambito del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere" promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria e cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01.
15 Maggio 2021
Agricoltura Multifunzionale
nella nuova programmazione della Politica Aricola Comune
Misure di sostenibilità e nuove strategie d’intervento
nell’incontro con l’accademico Frascarelli
La Politica Agricola Comune (PAC) 2021/2027 al centro del terzo incontro inserito nella seconda parte del progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere”, promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria e cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria nella misura di sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione. Un incontro di approfondimento a carattere prettamente tecnico che ha visto quale relatore l’accademico prof. Angelo Frascarelli, Docente di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali presso l'Università di Perugia, la cui relazione ha aperto ad una accurata analisi verso le misure tese a conseguire una più accentuata sostenibilità per ridurre gli effetti delle coltivazioni e degli allevamenti sull'ambiente. In tale contesto le attività multifunzionali hanno trovato uno spazio importante, in quanto destinate verso una serie di misure con l'obiettivo di rafforzarle e valorizzarle.
Moderatrice dell’appuntamento la Presidente di “Agricoltura è”, Rosa Critelli, che dopo una breve introduzione ha lasciato la parola al Presidente dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, Giuseppe Mangone, per il quale non risulterebbe più derogabile l’avviare un’azione profonda verso forme di innovazione maggiormente compatibili, con riferimenti mirati ai contributi per una adeguata ripartenza. Mangone ha parlato delle difficoltà nella gestione della forza-lavoro, rimarcando l’ingente incidenza del caporalato e della criminalità organizzata nel settore, per poi delineare un sistema di governance mal funzionate soprattutto nelle aree interne, dove ogni investimento viene quindi vanificato e non trova concretezza. Mangone ha auspicato per un aperto dialogo e confronto verso l’impostazione definitiva del PNRR, con la speranza di un impegno maggiore dalle Regioni del mezzogiorno per non subire ulteriori decurtazioni sugli investimenti. «Con la mediazione del Governo - ha aggiunto - dovremmo riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati, recuperando e pareggiando i conti con un’azione concreta di ripartizione dei fondi».
L’analisi tecnica relativa alla programmazione PAC settennale 2021-2027 è stata quindi illustrata dal professor Angelo Frascarelli con l’ausilio di slide per semplificare l’approccio con i numerosi convenuti in collegamento da remoto. L’accademico ha dunque aperto la relazione concentrandosi sulle nuove misure di sostengo dell’UE conseguenti all’impatto pandemico sui diversi Paesi della Comunità. Quindi l’importanza del quadro finanziario pluriennale ed il Next Generation EU, volto a lasciare alle nuove generazioni un’economia ed un mondo migliore.
Il dibattito si è quindi spostato su una delle strategie maggiormente apprezzate da Frascarelli: il “Green Deal”, una risposta alla volontà dei cittadini fortemente (e finalmente) preoccupati per i repentini cambiamenti climatici, il cui scopo si concentra verso il contrasto dei fenomeni in questione in cui tutti dobbiamo cooperare. «La consapevolezza arriva grazie agli effetti oramai sotto gli occhi di tutti, con un impatto pazzesco sull’agricoltura» ha definito Frascarelli, enunciando nel dettaglio gli obbiettivi principali della strategia sotto analisi: naturalità climatica entro il 2050, riduzione delle emissioni di anidride carbonica, sviluppo di un’economia circolare fondata sull’utilizzo di fonti rinnovabili ed una transizione verde ed equa, che non lasci indietro nessuno. Poste in particolare rilevo dal docente, le politiche attraverso cui attuare una strategia improntata verso energia pulita, industria sostenibile ed una strategia “A Farm to Fork”, che passi dunque dal produttore al consumatore.
Dopo un proficuo confronto con i presenti, si è passati quindi all’analisi delle tappe della Pac post 2020 e successivamente agli obiettivi economici, ambientali e socio-economici rurali. Tra i nuovi obbiettivi evidenziati da Frascarelli, quello di ribilanciare il peso degli agricoltori lungo la catena del valore. Importante altresì, per l’accademico, il miglioramento dell’alimentazione e della salute dei cittadini, un obiettivo da perseguire attraverso l’ascolto degli stessi.
Novità rilevante annunciata da Frascarelli è l’eliminazione dei PSR regionali con la sostituzione del piano strategico nazionale unico per la Pac, un avvenimento che numerose discordanze ha causato nell’interlocuzione tra gli enti regionali e lo Stato, dove gli apparati locali andranno effettivamente a perdere la possibilità di elaborazione dei propri piani di sviluppo e sostegno., anche se resterà a loro cura l’emanazione dei bandi.
L’incontro è giunto al termine con l’apprezzamento dei Presidenti Mangone e Critelli per la lucidità e la chiarezza adottata dal professore Frascarelli. «Ne usciamo con maggiori conoscenze e nuove consapevolezze».
14 Maggio 2021
Rispetto dell’ambiente e tutela del paesaggio
Riflettori accesi sul paesaggio agrario e la tutela della natura
con la relazione di Giuseppe Mangone
L’azienda agricola nel paesaggio agrario al centro di un nuovo incontro, il decimo dall’avvio del progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere”, promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria e cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01
L’incontro ha puntato i riflettori sull’ambiente circostante, sul rispetto e sulla tutela dello stesso quale strumento principale che l’uomo utilizza a fini produttivi e, nello stesso tempo, l’agricoltura componente essenziale dell’ambiente e del paesaggio. L’ambiente diviene così il luogo in cui svolgere l’attività agricola ed il paesaggio ne rappresenta una autentica risorsa, un valore ed un bene inestimabile per la collettività, da preservare e salvaguardare.
11 maggio 2021
L'Agricoltura Multifunzionale
nella nuova programmazione della Politica Agricola Comune
La PAC 2021/2027 sarà caratterizzata da una serie di miure tese a conseguire una più accentuata sostenibilità per ridurre gli effetti delle coltivazioni e degli allevamenti sull'ambiente. In tale contesto le attività multifunzionali avranno uno spazio importante e saranno destinatarie di una serie di misure con l'obiettivo di rafforzarle e valorizzarle.
Su questo sarà incentrata la relazione del Prof. Angelo Frascarelli, Docente di Scenze Agrarie, Alimentari e Ambientali all'Università di Perugia, nell'incontro previsto nell'ambito del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01.
8 Maggio 2021
L'Azienda Agricola nel Paesaggio Agrario
L’ambiente è il luogo dove si svolge l’attività agricola, quindi, lo strumento principale che l’uomo utilizza a fini produttivi e, nello stesso tempo, l’agricoltura è componente essenziale dell’ambiente e del paesaggio. Il paesaggio agrario e rurale di oggi è il frutto di quanto in tanti anni è avvenuto, principalmente, in agricoltura e le relative correlazioni con l’ambiente ed il territorio.
Non c’è dubbio che i processi che hanno interessato lo sviluppo dell’agricoltura fino ad ora e quelli che, inevitabilmente, la interesseranno in futuro, hanno avuto ed avranno conseguenze positive e negative sul paesaggio.
"Il paesaggio come Risorsa, Valore e Bene per la collettività", questo è l'argomento dell'incontro previsto nell'ambito del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01.