29 Giugno 2021
Agricoltura:
Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente, Territorio e Benessere
Il progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente, Territorio e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01, giunge al termine.
Il 30 giugno 2021, sulla piattaforma ZOOM, si svolgerà la Conferenza finale. sarà l'occasione di ricordare quanto fin qui fatto, di presentare i risultati degli incontri tenuti in questi mesi e di presentare le iniziative e i progetti che come Agricoltura è e ANPA - LiberiAgricoltori della Calabria intendiamo portare avanti nei prossimi mesi.
24 Giugno 2021
Fattorie sociali:
il coraggio e la determinazione di andare oltre la semplice agricoltura
Esperienze a confronto tra
la Cooperativa “Terre Joniche” e l’Azienda “Sextum”.
Ultimo confronto di esperienze quello tenutosi tra due realtà operanti nel settore agricolo-sociale nell’ambito del progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere” promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, cofinanziato del FEARS - PSR Calabria nella misura di sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione.
Ad essere protagoniste, questa settimana, sono la “Cooperativa Terre Joniche” di Isola Capo Rizzuto e l’Azienda “Sextum Urbs Oenotrorum Mediterranea” di Saracena, due importanti strutture che si caratterizzano per l’attività sociale che queste portano avanti da tempo.
Il confronto, così come avvenuto negli incontri precedenti, si è sviluppato sulle piattaforme digitali grazie a due distinti ed appositi servizi, girati e costruiti dagli organizzatori del progetto direttamente sul posto.
La prima clip è stata quella nella Cooperativa Terre Joniche con la narrazione diretta del titolare Domenico Zizza.
Questa realtà nasce nel 2016 grazie ad un bando pubblico che ha permesso di dare in completa gestione, qualcosa come 100 ettari di terreni ed un casolare, confiscato, precedentemente di proprietà della cosca ‘ndranghetista degli Arena.
Il titolare non nasconde come, nei primi tempi, numerosi siano stati gli atti intimidatori che coraggiosamente hanno dovuto sopportare, grazie, anche e soprattutto, ad una lodevole unione e cooperazione tra quanti erano e sono ancora chiamati alla gestione della struttura. La cooperativa presenta 80 ettari adibiti per il comparto seminativo, 10 riservati ad uliveti ed ulteriori 10 per varie attività. Novità rispetto ai prodotti dello scorso anno, la coltivazione del peperoncino piccante.
“Terre Joniche”, ha spiegato Zizza, ha altresì aderito ad un consorzio che unisce più cooperative delle regioni del Sud Italia, con l’obiettivo di dare la possibilità di circolazione alle materie prime che in queste vengono coltivate e procedere, successivamente, alla loro trasformazione, così da ottenere un certo potere contrattuale sul mercato ed un maggiore profitto.
I terreni sono limitrofi al centro aziendale. Nelle strutture vengono mostrate le macchine volte alla trasformazione dei prodotti, passando per le diverse fasi che portano fino al confezionamento ed alla distribuzione in mense e supermercati.
Zizza porta quindi le telecamere fino al “Parco della Cepa”, anche questa un'area gestita dalla cooperativa, che si presta ad attività di tipo didattico-formativo con l’intento di dare la possibilità a tutta la popolazione di riappropriarsi dei beni della collettività. Suggestivo, inoltre, il “Frutteto della memoria” dove ogni albero rappresenta una vittima della mafia, «un veicolo importante per far conoscere ai ragazzi questa piaga della nostra terra».
Affiancato da un esperto, Umberto, il titolare ha quindi anticipato le fondamenta di un progetto volto a coniugare il rispetto della aree naturali in un contesto agricolo, con l’obiettivo di far comprendere come sia possibile fare agricoltura estensiva tutelando gli aspetti naturali.
In ultimo, uno sguardo al futuro, con una grande struttura che potrebbe presto diventare una cucina in cui presterebbero servizio gli studenti di un vicino Istituto Alberghiero, con la volontà di trasformare, direttamente sul posto, in modo genuino, i prodotti coltivati nella cooperativa: dal produttore al consumatore.
La seconda clip ha portato, invece, i convenuti, presso l’Azienda “Sextum”, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Ad accompagnare nel viaggio è il titolare Rocco Arcaro, che nella sua narrazione, non esclude, anzi evidenzia, ogni aspetto sociale, storico ed intrinseco che caratterizza questa realtà del cosentino.
L’obiettivo, spiega Arcaro, era indirizzato al recupero paesaggistico che si era perso nel tempo. Partendo, dunque, da piante spontanee è stata affinata una coltivazione vera e propria. «A questo, abbiamo aggiunto l’aspetto terapeutico, aprendoci così all’agricoltura sociale» ha ravvisato il titolare dell’azienda, evidenziando la valenza delle piante officinali.
I preparati, in questo luogo, rispettano ancora le antiche tradizioni attraverso strumenti che potenziano le forze cosmiche concentrate sui prodotti. «Non è fantascienza» ci tiene ad evidenziare Arcaro che più volte sottolinea l’importanza del rapporto tra terra e cielo nei prodotti ottenuti in quest’area. In particolare ne discute in merito ad una coltivazione di lavanda e ad un olio essenziale che da questa è possibile ricavare. «La pianta deve essere utile all’evoluzione dell’intero universo, non può durare oggi e domani, altrimenti non è una pianta».
Particolare il sistema di irrigazione mostrato dal titolare dell’azienda, in cui è possibile scorgere come lo stesso sfrutti l’acqua sorgiva e la pressione che si accumula sui diversi dislivelli dell’azienda. Le piantagioni, difatti, non hanno bisogno di particolari e costanti irrigazioni e, in alcuni mesi, questa viene addirittura omessa.
L’obiettivo dell’azienda, sia per quanto è stato fatto, sia per gli interventi in programma, è dunque rivolto al solo ripristino conservativo, senza alterare alcuna forma del territorio ma conservandone le sue magnifiche fattispecie.
In chiusura, Arcaro ha mostrato un’area in cui si procederà in futuro alla creazione di un giardino terapeutico, dove saranno compresi un orto-terapia, un giardino sensoriale, un punto dedicato all’acqua e diversi piccoli giardini che richiamino le antiche terapie di meditazione.
Soddisfazione ed apprezzamento sono state espresse dai presidenti delle associazioni coinvolte. Giuseppe Mangone, congiuntamente a Rosa Critelli, hanno esaltato il coraggio e la determinazione dei due titolari, valutandoli come un vero e proprio esempio per le future generazioni. «Due realtà straordinarie - ha detto il presidente dell’Anpa LiberiAgricoltori Calabria - che evidenziano, ancora una volta, le grandi potenzialità della nostra Calabria».
21 Giugno 2021
Esperienze a confronto
La Fattoria Sociale
Terre Joniche di Isola Capo Rizzuto in provincia di Crotone e Azienda Sextum di Saracena in provincia di Cosenza saranno le Fattorie Sociali protagoniste dell'incontro "Esperienze a confronto" nell'ambito delle attività del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01.
L'intento è quello di far conoscere le Fattorie Sociali e l'Agricoltura Sociale della nostra regione attraverso significative realtà imprenditoriali, esperienze, progetti e programmi.
17 Giugno 2021
Viaggio nelle fattorie didattiche
per risvegliare l’amore per la natura di grandi e piccoli
“Esperienze a confronto”
Protagoniste le aziende Masseria Capoliscio e Borgo Piazza
Prosegue il viaggio tra le aziende agrituristiche della Calabria, grazie agli incontri “Esperienze a confronto” che portano in dirittura d’arrivo il progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere” promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, cofinanziato del FEARS - PSR Calabria Mis. 1.2- Sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione.
Dopo gli interessanti incontri della scorsa settimana con due realtà prettamente agrituristiche, questa volta, l’attenzione degli organizzatori del progetto, si sposta su due fattorie didattiche. Sono la Masseria Capoliscio di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza e l’Azienda Borgo Piazza di Borgia in provincia di Catanzaro.
Causa norme covid, i partecipanti non hanno potuto raggiungere fisicamente le aziende - con la promessa che lo faranno il prima possibile - ma hanno potuto comunque visitarle virtualmente grazie agli appositi servizi preparati per l’occasione.
12 Giugno 2021
Esperienze a confronto
Masseria Capoliscio di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza e Azienda Borgo Piazza di Borgia in provincia di Catanzaro saranno le Fattorie Didattiche protagoniste dell'incontro "Esperienze a confronto" nell'ambito delle attività del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01.
L'intento è quello di far conocere le Fattorie didattiche della nostra regione attraverso significative realtà imprenditoriali, esperienze, progetti e programmi.
10/06/2021
Confronto tra le aziende
alla ricerca della diversificazione e della multifunzionalità
Inizia il viaggio tra le realtà agrituristiche calabresi
Il primo con “San Leo” e “Le Terre di Zoe”
Giunge alle battute conclusive il progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere” promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria e cofinanziato del FEARS - PSR Calabria nella misura di sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione. Terminata la sezione relativa alla formazione e all’apprendimento del vasto campo della multifunzionalità e dei vari settori che interessano il panorama dell’agricoltura, ora i partecipanti si proiettano direttamente nella praticità di ciò che fino ad oggi è stato possibile apprendere dall’esperienza degli illustri relatori intervenuti nel corso degli incontri.
Originariamente, ha spiegato la presidente Rosa Critelli, l’intera “classe” di imprenditori che ha preso parte ai seminari, avrebbe dovuto raggiungere di persona le numerose aziende agricole collocate in ogni angolo del territorio regionale. Purtroppo, gli imprevedibili avvenimenti pandemici, hanno compromesso tale opzione ma senza distogliere la volontà di “Agricoltura è” e “Anpa - LiberiAgricoltori Calabria” di proiettare virtualmente i convenuti nelle aziende in questione. Un confronto costruttivo in cui i proprietari delle aziende potranno scambiarsi idee ed entrare a conoscenza di tecniche innovative e nuovi approcci con i vari settori dell’agricoltura e dell’agriturismo.
Il primo confronto ha visto protagoniste le aziende agrituristiche “San Leo” di Bova (RC) e “Le Terre di Zoe” di Limbadi (VV). Due distinte clip, curate dagli organizzatori del progetto, hanno quindi introdotto ed accompagnato i presenti in un viaggio virtuale negli agriturismi, con la narrazione da parte degli stessi titolari delle aziende.
Nel primo video, girato presso l’agriturismo “Le Terre di Zoe” di Limbadi, ad accompagnare nel tour è stata Giovanna Frisina. “Le Terre di Zoe” è una azienda agricola a conduzione familiare che si estende per 15 ettari nella piana di Gioia Tauro. È suddivisa in tre capi principali: uno situato ad Oppido, in cui è presente un uliveto della varietà ottobratica e le arance valencia e rose; il secondo a San Ferdinando, dove vi è un impianto di avocado; mentre il terzo corpo si trova a Limbadi, sede principale dell’azienda, dove vengono coltivate clementine, limoni, melograno, kiwi e avocado.
L’azienda, ha spiegato Frisina, ha voluto adattarsi ai tempi, puntando notevolmente sulla diversificazione. «Si produce di tutto un po’, proponendo prodotti di minor quantità ma a miglior qualità» ha affermato. L’attività agricola, totalmente biologica, è stata, negli anni, oggetto di ampliamento soprattutto in termini di multifunzionalità, con l’attivazione di un laboratorio di trasformazione in cui si producono marmellate e succhi di frutta. La struttura agrituristica era una vecchia stalla, di cui sono state mantenute al massimo caratteristiche e peculiarità.
L’azienda fa anche attività di promozione turistica, non solo accogliendo i turisti presso la propria tenuta, ma consigliando agli stessi, quali siano i posti più belli e suggestivi del territorio. Su questa linea e riprendendo alcune relazioni trattate negli scorsi appuntamenti, Frisina ha altresì discusso sull’importanza dei siti internet per la promozione delle aziende, ravvisando come i turisti, oggi al contrario di ieri, preferiscano maggiormente l’approccio con il sito ufficiale dell’azienda rispetto al Booking.
In ultimo, le telecamere del progetto sono giunte all’interno del laboratorio artigianale per poi concludere la visita nelle aree di conservazione, confezionamento ed etichettatura dei prodotti.
La clip successa ha raggiunto l’agriturismo “San Leo” di Bova, dove ad illustrare le caratteristiche dell’azienda è stato Leo Autelitano. L’azienda sorge sull’Aspromonte, una terra che si presta in modo considerevole all’allevamento ed infatti, in questa realtà del reggino, si pratica l’allevamento delle capre. La scommessa di questa azienda frutticola, ha spiegato Autelitano, è quella di riprendere la tradizione della lavorazione del latte di capra puntando a valorizzarlo. Un centinaio le capre di cui dispone l’azienda e con il cui latte ricava il noto caprino di Aspromonte, realizzato sulla base di un apposito disciplinare.
Le telecamere si sono quindi spostate presso un raro impianto di nashi, frutto nato dall’incrocio tra il melo e il pero, un ibrido proveniente dal Giappone, Paese in cui si ha un’affermata e secolare produzione di questo frutto ma che, in Italia, risulta essere ancora poco sviluppato.
Dall’impianto di nashi si passa ad un giovane meleto di 5 mila metri quadri, in cui vengono impiantate molteplici varietà di mele. Autelitano ha descritto le condizioni climatiche ottimali per la coltivazione e di come queste possano incidere notevolmente sulla produzione e sulla qualità dei frutti.
Dalla coltivazione all’allevamento delle capre, con le immagini degli animali e la descrizione di come queste vengano curate.
Importante, anzi si può dire centrale, in ultimo, la degustazione dei prodotti a chilometro zero, con la proposta di un ricco menu della tradizione contadina. «Siamo profondamente convinti che l’agricoltura si debba aggregare con la zootecnia e viceversa.
Successivamente alla visione dei filmati, si è quindi passati alla discussione con i titolari Teresa Teodora Di Certo e Lucia Cristina Pistocchi, a disposizione per chiarire eventuali interrogativi dei presenti.
Ha quindi preso la parola il presidente dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, Giuseppe Mangone, argomentando sulla profonda crisi che il settore continua ad affrontare e di come, tali confronti tra le aziende, possano rappresentare una forma di sprone a non gettare la spugna. Mangone ha guardato con ammirazione allo sforzo per la diversificazione delle due aziende, auspicando che le istituzioni preposte possano mettere in campo politiche corrette indirizzate ad una maggiore pubblicità e conoscenza delle aziende, ma soprattutto puntino a migliorare i servizi e le infrastrutture pubbliche.
Le conclusioni sono state quindi della presidente Critelli che ha evidenziato come «i punti di forza delle aziende non possono essere codificati, ciò che fa la differenza sono le persone che gestiscono queste realtà territoriali», rimarcando la lodevole forza di volontà che spinge questi imprenditori a farsi spazio anche in un periodo non proprio roseo per il settore
6 Giugno 2021
Esperienze a confronto
Proseguendo le attività del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01, intendiamo far conocere alcune esperienze della nostra regione delle diverse attività multifunzionali. Oltre alle significative realtà imprenditoriali, vogliamo far rilevare, quanto diverse sono le aziende e le attività proposte anche se operanti nella stessa categoria.
Il primo confronto sarà fra due aziende Agrituristiche: San Leo di Bova in provincia di Reggio Calabria e Le Terre di Zoe di Limbadi in provincia di vibo valentia.
5 Giugno 2021
Le ripercussioni della crisi nel rapporto
tra Agricoltori e Consumatori
La qualità e la svalutazione degli alimenti in un mercato sempre più disastrato
Il rapporto che intercorre tra Agricoltori e Consumatori al centro di un nuovo incontro tra gli imprenditori agricoli coinvolti nell’ambito del progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere” promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, nel ciclo di seminari cofinanziato del FEARS - PSR Calabria nella misura di sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione.
A relazionare sul tema di fondo i presidenti delle associazioni promotrici Giuseppe Mangone e Rosa Critelli.
A fronte della premessa secondo cui «agli inizi degli anni 80 bastavano pochi ettari di superfici perché una famiglia fosse nelle condizioni di soddisfare le esigenze di primaria importanza, mente oggi gli agricoltori non riescono più a fronteggiare tali necessità anche con superfici più consistenti e mezzi che semplificano notevolmente l’attività lavorativa», Mangone ha sottoposto ai convenuti un’analisi incentrata su molteplici aspetti relativi al perché si sia arrivati a questa rovinosa crisi.
«Oggi vi è un funzionamento distorto dei meccanismi del mercato per la determinazione dei prezzi all’interno della filiera. Tutte le regole vengono messe in discussione e i produttori si ritrovano costretti ad accettare condizioni che compromettono notevolmente il reddito dell’azienda agricola» ha rilevato il presidente dell’Anpa LiberiAgricoltori Calabria, guardando ad un confronto costruttivo volto a determinare nuovi meccanismi di intervento da consegnare direttamente nelle mani degli stessi agricoltori.
Mangone ha quindi delineato le situazioni che stanno mettendo in difficoltà non solo le piccole e medie imprese ma anche le aziende orientate ad un mercato più ampio. Tra queste, fortemente penalizzante per gli agricoltori, diviene l’importazione incontrollata di alimenti sprovvisti di alcuna certificazione di garanzia qualitativa, la cui distribuzione economicamente più vantaggiosa, compromette, con slealtà, il mercato delle aziende locali.
«Siamo difronte ad una negazione dello sviluppo dei prodotti di qualità certificata» ha quindi aggiunto Mangone, guardando ad una lunga fase dominata da un modello di sviluppo basato sulle catene alimentari industriali e caratterizzato da un utilizzo spinto della chimica con produzioni bisognose di alti tassi di energia che determinano lo sfruttamento del lavoro agricolo ed una spinta trasformazione industriale dei prodotti alimentari.
Al contrario di quanto fino ad oggi fatto dalle politiche agricole, Mangone ha incoraggiato le reti alimentari locali, comprendenti un vasto panorama di piccole e medie imprese che distribuiscono i loro prodotti nelle attività del territorio. «I vantaggi sono molteplici - ha affermato - tra cui la possibilità di produrre alimenti nutrienti in equilibrio con l’ambiente circostante, garantendo un lavoro dignitoso nelle varie fasi di produzione e distribuzione».
«Dobbiamo valorizzare l’agricoltura che riduce gli sprechi» è l’invito di Mangone, «auspicando un futuro migliore per consumatori e produttori».
Quindi, il presidente, si è soffermato sulla scelta “agro-ecologica” già consolidata nel territorio calabrese, a cui, a parere di Mangone, deve ora seguire una strategia volta a diffondere nuovi progetti. «Non salire su questo treno significa attardarsi ancora con ingenti difficoltà a recuperare» ha aggiunto, specificando come l’agro-ecologia rappresenti un innesto di innovazione di cui oggi si necessita più che mai. «Abbiamo bisogno di ricerca che non si basi su progetti milionari, ma che parta dalle esigenze vere dell’agricoltura e dal bisogno di trasformazione ecologica della stessa».
Ripartire, quindi, su basi nuove che permettano in futuro di reagire con maggiore prontezza e resilienza immediata a possibili e nuove ondate pandemiche. «Tutti insieme, produttori, trasformatori, cittadini, istituzioni - ha concluso - dobbiamo affrontare il tema in una visione di insieme, proponendoci di voltare pagina e dare una svolta ad un modello di sviluppo su cui dobbiamo attestarci per il futuro».
A margine del consueto dibattito ha quindi preso la parola la presidente di “Agricoltura è”, Rosa Critelli, presentando ai numerosi conventi un nuovo ed interessante progetto. “Per campi e mercati - Prodotti di qualità” il titolo dell’idea che l’Anpa LiberiAgricoltori Calabria intende lanciare. Un progetto grazie al quale, gli agricoltori, possono sviluppare una nuova idea di mercato, incentrato, in particolare, sulla promozione e la vendita delle aziende agricole calabresi. Un aiuto concreto alle piccole-medie imprese locali per avere la giusta visibilità.
«Da parte nostra - ha affermato Critelli - la volontà di diramare le aziende nel modo in cui meritano». Difatti, per la presidente di “Agricoltura è”, il consumatore non si raggiunge solo leggendo un’etichetta apposta su un prodotto, bisogna invece promuovere iniziative volte a far conoscere ai consumatori il vero valore dell’agricoltura e i prodotti della nostra regione. «Solo così si rendono consapevoli»
Critelli ha poi puntato i riflettori sulla valenza della pubblicità per i prodotti lanciati sul mercato e su come questa possa incidere per il consumo degli stessi. I consumatori, quotidianamente sottoposti alle iniziative di marketing per tv, social e radio, si ritrovano difatti e spesso ad acquistare prodotti di cui disconoscono qualità e provenienza anche a prezzi eccessivamente sproporzionati. Tali alimenti vengono così preferiti a tanti altri, aventi, al contrario, valori nutrizionali maggiori e genuinità certificata. Da qui, la disperata richiesta a promuovere iniziative che puntino ad educare verso una sana alimentazione, con l’auspicio, lasciata la pandemia alle spalle, di riprendere al più presto quelle attività che possano concretizzare tali obiettivi.
29 maggio 2021
Per un nuovo rapporto tra Agricoltori e Consumatori
Nel sesto incontro previsto nell'ambito del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01, discuteremo di due grandi e attuali esigenze: Quella dei consumatori di potersi approvvigionare di prodotti freschi e trasformati di qualità garantita a prezzi equi e quella degli Agricoltori di vendere i loro prodotti ricavando il giusto reddito.
Intendiamo, pertanto avviare un confronto partendo dall'analisi di alcune tematiche quali il valore economico e sociale del settore agricolo, il rapporto Agricoltura/Ambiente, Il valore del lavoro agricolo ai fini della protezione del territorio, l’educazione alimentare, il consumo dei prodotti tipici e tradizionali della nostra Regione, il consumo consapevole per contribuire a ripristinare un giusto rapporto tra Agricoltori e Consumatori incentrato sul rispetto e sul riconoscimento del lavoro degli Agricoltori creando fiducia nel consumatore.
28 maggio 2021
L’agricoltura periurbana e la voglia di tornare alla campagna
Nell’analisi dell’esperto Pascale
l’esodo dai centri urbani e l’importanza di una cittadinanza attiva
Prosegue a pieno ritmo il progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere” promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, che, grazie al cofinanziato del FEARS - PSR Calabria nella misura di sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione, intrattiene da diversi mesi un dialogo diretto e costruttivo con numerosi imprenditori del settore agricolo calabrese. Nel quinto incontro della seconda parte del progetto, l’attenzione del seminario è stata incentrata sull’agricoltura periurbana, quella localizzata nelle periferie o comunque ai margini degli insediamenti urbani che nel tempo continua ad acquisire una sempre maggiore importanza in termini sia economici che sociali.
Ospite dell’incontro il dott. Alfonso Pascale, formatore di ruralità contemporanea ed economie civili. Ad anticiparlo, gli interventi della presidente di “Agricoltura è”, Rosa Critelli e del presidente dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, Giuseppe Mangone, quest’ultimo con un intervento volto ad illustrare genericamente ciò di cui avrebbe poi approfondito meglio l’ospite. «Nel corso di questi ultimi 15 anni si è parlato molto di agricoltura periurbana - ha affermato Mangone - ma l’intento è quello di avere una migliore regolamentazione in queste aree, volendo così definire al meglio, il rapporto tra l’agricoltura ed i cittadini che vivono nelle zone urbane». Il presidente ha quindi spiegato ai convenuti come, parlando di questa tipologia di agricoltura, sia errato ricondurla solamente a quella che si colloca nelle cinture delle grandi aree metropolitane, ma guardare con la stessa attenzione anche a quegli insediamenti ai margini dei piccoli centri urbani. «Non vi è dubio - ha quindi aggiunto Mangone - che tale realtà possa rappresentare un connubio vincente al centro del quale vi sia l’interesse dei cittadini per ogni fattispecie che caratterizza l’ambito agricolo, dalla qualità dell’aria al paesaggio fino alla genuinità dei cibi».
Leggi tutto: l'Agricoltura periurbana e la voglia di tornare alla campagna
24 Maggio 2021
L'Agricoltura Periurbana
Nel quinto incontro previsto nell'ambito del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01, con Giuseppe Mangone, Presidente di ANPA - LiberiAgricoltori Calabria e Alfonso Pascale, Formatore di ruralità contemporanea ed economie civili, discuteremo di Agricoltura periurbana. si tratta di quell'Agricoltura praticata nelle aree intorno alle città, nelle periferie, ai margini delle città ma che riveste tanta importanza sia dal punto di vista economico sia sociale.