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Bleutongue: nessuna risposta

Mangone, presidente ANPA Calabria

ribadisce la necessità di un intervento della regione di dieci milioni di euro per salvare il settore

12 settembre 2014

COMUNICATO STAMPA

Bleutongue: nessuna risposta. Mangone, presidente ANPA Calabria, ribadisce la necessità di un intervento della regione di dieci milioni di euro per salvare il settore. La bleutongue (febbre catarrale degli ovini) continua a propagarsi tra gli allevamenti ovini della Calabria, generando la morte degli animali e distruggendo il reddito degli allevatori. Un settore importante dell’economia regionale che produce lavoro ed occupazione, formaggi di qualità eccellenti, a partire dal pecorino DOP crotonese; un settore che negli ultimi anni ha stimolato anche tanti giovani ad impegnarsi nell’avvio di nuove imprese agricole, rischia di andare in frantumi. Gli allevatori fanno bene il loro mestiere, con competenza e professionalità ma la burocrazia e le gravissime inefficienze del sistema veterinario regionale, annienta, quotidianamente ogni loro sforzo. L’ANPA della Calabria, già a dicembre 2013, denunciò a tutte le autorità preposte la gravissima situazione che si stava determinando; chiese l’avvio immediato delle attività di prevenzione, con particolare riferimento ai prelievi ematici sugli animali sentinella e ai controlli etmologici “trappole culicoides”. Da dicembre 2013 ad oggi, nulla è stato fatto. Sarebbe stato, infatti, necessario un’ordinanza del presidente della giunta regionale per regolare i comportamenti sanitari sul territorio, relativamente ai vari focolai di malattia infettiva e diffusiva. E mentre la malattia si diffondeva, dove erano i servizi veterinari delle aziende sanitarie? Perché non sono stati monitorati i focolai di bleutongue, attraverso le necessarie visite cliniche e i campionamenti ematici ? perché non è stato attuato il blocco della movimentazione? Perché si è lasciata libertà di transito agli automezzi che trasportavano animali provenienti da zone di altre province e regioni nelle quali si erano verificati focolai infettivi? E, infine, perché non si è provveduto entro il 30 aprile ad effettuare le vaccinazioni? Le conseguenze gravissime determinate dalle inadempienze elencate non possono ora essere scaricate sugli allevatori. La riunione del tavolo tecnico istituito dalla regione, non ha prodotto alcuna indicazione. L’ANPA ribadisce la necessità e l’urgenza di un impegno straordinario della regione, di tutte le forze politiche, per emanare un provvedimento finanziario di almeno dieci milioni di euro, per intervenire a parziale copertura dei danni causati agli allevatori e consentire al settore ovino della Calabria di riprendersi dalla gravissima crisi nella quale è stato buttato. Allo stato, tutto il resto sono solo chiacchere che gli allevatori non sopportano più.

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