Contraffazione succhi di frutta
Piana di Rosarno e Gioia Tauro
24 agosto 2013
DICHIARAZIONE di Giuseppe Mangone, presidente ANPA Calabria
Tutte le forze sane, che hanno a cuore la sopravvivenza e il rilancio dell’agricoltura calabrese, hanno il dovere di esprimere pieno sostegno al comando provinciale di Reggio Calabria e al nucleo agroalimentare forestale (NAF) di Roma, per aver assestato un duro colpo ai contraffattori della piana di Rosarno- Gioia Tauro, attraverso il sequestro di 510 tonnellate di concentrati di succhi di frutta. L’operazione compiuta da un minimo di fiducia a tutti quegli agricoltori che, dopo il duro lavoro di coltivazione, si vedono proporre prezzi, per i loro prodotti che, spesso, non sono sufficienti a coprire neanche i costi di produzione, proprio a causa dell’immissione sul mercato di prodotti provenienti dall’estero, a prezzi di concorrenza selvaggia. Quanto avvenuto, ripropone il tema della valorizzazione dell’area Rosarno – Gioia Tauro, partendo dalla questione della tutela dei lavoratori immigrati e affrontando, tra l’altro, il problema del recupero degli oltre 4.000 ettari di agrumi che non hanno mercato per la cui riconversione occorrono scelte precise attraverso gli investimenti che possono essere recuperati dalla nuova programmazione 2014 – 2020. Occorre, infine, che l’insieme delle forme associative presenti facciano uno sforzo per migliorare la condizione delle aziende agricole all’interno della filiera, riuscendo ad impostare accordi e contratti che garantiscano una più equa distribuzione del reddito in favore dei produttori.