Congratulazioni ad Alberto Statti
nuovo Presidente Confagricoltura
17 Novembre 2011
Articolo di Giuseppe Mangone, presidente regionale ANPA
Porgo ad Alberto Statti, neo presidente di Confagricoltura Calabria, gli auguri più sinceri di buono e proficuo lavoro. Rappresentare bene le difficili problematiche che investono il settore e dare risposte concrete e valide agli agricoltori soci, non è nè facile nè semplice. E’ un esercizio complesso, così come complessa è la situazione in cui versa l’agricoltura. Il settore, infatti, è interessato continuamente da vasti processi di modernizzazione e adattamento rispetto alle condizioni imposte dal mercato e dalla normativa europea e che, soprattutto nel prossimo periodo, dovrà affrontare l’attuazione dell’ennesima, grande riforma della PAC, per il periodo 2013 -2020. Sono convinto, però, che Alberto Statti saprà essere all’altezza della situazione, sia per l’esperienza sindacale maturata in questi anni, sia per la sua capacità imprenditoriale testimoniata dalla gestione della sua grande Azienda che, sicuramente, è da collocare tra le prime in Calabria. Rivolgo un saluto caloroso al predecessore di Alberto Statti, Nicola Cilento. Con lui ho sempre avuto un rapporto di grande correttezza, lealtà e sincera amicizia. D’altra parte, tutto ciò è cosa normale con una persona come Nicola, mai arrogante ma sempre pronto a misurarsi con tutti con grande umità. Durante la sua presidenza, non sono mancati momenti molto esaltanti. Ricordo, per ultimo, la grande manifestazione unitaria di tutte le Organizzazioni Agricole (tranne Coldiretti) e di tutte le Centrali Cooperative tenuta al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme il 26 novembre 2009. Una manifestazione che generò grandi aspettative e che però non ebbe il seguito necessario. Non ci potè essere continuità sul programma che ci eravamo dati, anche perché, alcuni mesi dopo, all’interno della CIA Calabria fu avviata una iniziativa ostile nei miei confronti che a settembre 2010 avrebbe portato alla mia fuoriuscita dall’Organizzazione. Personalmente, oggi sono ancora impegnato nel settore primario, sotto le vesti di Presidente dell’Associazione Nazionale Produttori Agricoli della Calabria. Un’Organizzazione giovane ma forte del suo carattere federale e autonomo, di una consistente presenza di imprenditori leader del settore in Calabria, di tante Aziende Agricole, tra i cui titolari vi sono molti giovani e donne. Un’Organizzazione che, oltre alla rappresentanza sindacale, opera anche, con professionalità e serietà, nel campo dei servizi alle persone e alle imprese. Personalmente, resto convinto che la forza dell’agricoltura, soprattutto in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, dipende anche dal livello di unità e di intesa che si riesce a realizzare tra le Organizzazioni di rappresentanza dell’agricoltura. Ritengo, inoltre, che sul tema della rappresentanza e dell’unità, bisogna partire da alcune considerazioni quali: - non si arresta il processo di riduzione delle aziende; - aumenta la frammentazione della rappresentanza con la nascita di nuove sigle; - soltanto il 50% delle aziende iscritte all’inps rilascia delega di rappresentanza alle organizzazioni professionali. La conseguenza di questi elementi è che la crisi imperversa e l’agricoltura si indebolisce. Questa situazione esprime un grande bisogno di unità d’azione per dare più forza alle proposte e richieste delle organizzazioni professionali e cooperative, per affrontare la competizione mondiale e le difficoltà che il mondo agricolo ha davanti. Necessita, quindi: - riprendere la concertazione, come metodo efficace e corretto per regolare il rapporto tra le organizzazioni agricole ed i governi e per superare la dipendenza degli agricoltori dal potere della politica; - istituire un organismo di coordinamento permanente delle organizzazioni professionali e delle associazioni della cooperazione agricola, nella cui sede definire strategie e proposte comuni. Un progetto di questo tipo deve includere tutti al di là del peso specifico di ognuno e, soprattutto, bandendo pretese egemoniche. Su tutto ciò che riguarda l’agricoltua e, in particolare sui temi fin qui esposti, manifesto ad Alberto Statti la massima disponibilità per un positivo e costruttivo confronto nell’interesse generale del settore primario e dell’economia della nostra regione.