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27 Marzo 2020

CORONAVIRUS:

Crisi dell'Agricoltura

L’incontro con le Organizzazioni Professionali Agricole, convocato dall’Assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, che si è svolto presso la regione ieri sera è stato molto utile e positivo. L’incontro è servito per fare il punto sulla crisi che sta vivendo l’agricoltura a causa del corona virus e per delineare un percorso di iniziative da attuare a sostegno degli agricoltori. E’ quanto ha dichiarato Giuseppe Mangone,

presidente di ANPA Liberi Agricoltori Calabria, a conclusione dell’incontro.

L’Agricoltura, prosegue Mangone, deve essere considerata dal Governo nazionale al pari degli altri settori e, quindi, ad essa vanno destinate tutte le misure necessarie per fronteggiare la grave situazione che sta vivendo. Mantenere aperte le attività agricole e tutti i servizi collegati non è un omaggio bensì la richiesta di un grande sacrificio che gli Agricoltori stanno compiendo con spirito di abnegazione per soddisfare l’esigenza di mettere a disposizione tutti i beni alimentari necessari sia per le persone sia per gli animali.

I provvedimenti fino ad ora varati sono importanti ma assolutamente insufficienti. I settori produttivi più importanti sono entrati in crisi. In particolare: il settore lattiero-caseario registra una crescita di quote di produzione che non viene assorbita dal mercato, soprattutto a causa della chiusura delle attività ricettive e della ristorazione. Il florovivaismo è rimasto fermo registrando perdite che superano l’80% della produzione. Positivo, il presidente Mangone, giudica il chiarimento sul Dpcm, articolo 1, comma 1, lettera f, del 22 marzo scorso che precisa: Per prodotti agricoli si intendono “le attività florovivaistiche, che rientrano nel raggio delle coltivazioni agricole”. Un segmento rilevante, a livello nazionale, come testimoniano i numeri: 100 mila addetti in 27 mila aziende per oltre 2.5 miliardi di euro di fatturato oltre l’indotto, tra cui la parte relativa alla commercializzazione. Tutti i settori interessati dalla raccolta sono in difficoltà per la mancanza di manodopera.

Occorre un’azione immediata per sospendere tutti i costi dovuti al pagamento di oneri e tributi. Va bene, per l’immediato, ribadisce Mangone, rinviare tutti i pagamenti a settembre, così come è stato fatto per i mutui ma, per settembre deve essere pronto uno strumento legislativo che dia la possibilità di rateizzare quanto dovuto dalle imprese almeno in 30 anni.

Le risorse che si renderanno disponibili a seguito della sospensione del patto di stabilità dell’Europa, devono essere destinate anche per interventi a sostegno delle produzioni in crisi, contemporaneamente va modificato l’attuale regime degli aiuti di stato per poter aumentare il finanziamento degli interventi da parte degli stati membri. Per settembre deve essere, inoltre, pronto uno specifico strumento legislativo per affrontare il problema della ristrutturazione finanziaria delle aziende. Censito l’ammontare complessivo del debito, occorre stanziare le risorse necessarie per garantire un contributo sul pagamento degli interessi sui finanziamenti da contrarre con Istituti di credito convenzionati per il consolidamento e la trasformazione di tutte le attività onerose a breve. Merita di essere presa in considerazione anche l’ipotesi di un intervento diretto dello stato attraverso la Cassa Depositi e Prestiti Va, inoltre, costituito un fondo di garanzia fideiussore per assistere le operazioni di credito. La garanzia, presentata dal fondo, deve essere pari all’ 80% del capitale mutuato, eccezion fatta per gli organismi associativi nei confronti dei quali la garanzia può arrivare fino all’100% del capitale mutuato. Le condizioni per l’ammissione ai benefici possono essere: a) Che venga predisposto un piano di risanamento economico-finanziario teso a conseguire, in un periodo massimo di 5 anni, il riequilibrio economico dell’azienda e consenta il razionale ed economico utilizzo delle strutture; b) Che l’azienda presenti, a consolidamento avvenuto, un indice di struttura (rapporto tra mezzi propri, compreso il prestito dei soci, e indebitamento a medio e lungo termine rispetto alle attività immobilizzate nette) non inferiore a 0,65.

Le regioni possono e devono mettere in atto una forte e straordinaria mobilitazione per individuare tutte le risorse reperibili nei PSR e destinarle al pagamento immediato delle domande presentate con le varie misure. Fortemente positivo l’impegno che sta producendo in questa direzione il Dipartimento Agricoltura della regione Calabria per:

• Pagare le pratiche sospese per i controlli di vario tipo, rinviando gli stessi a data post-emergenza;

• Sbloccare e pagare tutte le domande relative ad anni precedenti incagliate per problemi del sistema informatico, procedendo manualmente alla loro lavorazione e immediata liquidazione.

• Messa in atto una forte azione di sostegno e promozione per stimolare l’incremento del consumo dei prodotti di qualità coinvolgendo la GDO.

Accanto a tutto ciò va effettuato il pagamento della misura relativa all’indennità compensativa 2018 per apportare liquidità immediata alle aziende.

Su tutto questo, ANPA Liberi Agricoltori Calabria assicura il massimo impegno e la fattiva collaborazione per affrontare e superare la grave emergenza, tornare alla normalità e guardare con più fiducia al futuro.

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