29 Giugno 2017
Dichiarazione di Giuseppe Mangone
Presidente ANPA _ LiberiAgricoltori Calabria
Atteggiamento ostile da parte della Regione
nei confronti dell'ANPA - LiberiAgricoltori
Dura presa di posizione del Presidente Mangone
Apprendo, da un comunicato diramato dalla Regione Calabria, che il Presidente Mario Oliverio, seppure in ritardo, ha accolto le richieste dell’ANPA – LiberiAgricoltori Calabria di “istituire un tavolo permanente sulle attuali problematiche del settore olivicolo, finalizzato a sfruttare il supporto degli esperti dell’Arsac e dei ricercatori del Crea Ofa Rende, per fronteggiare i disagi causati all’agricoltura dai cambiamenti climatici, anche attraverso la sperimentazione e l’inserimento di nuove tecniche di coltivazione”.
Apprendo, inoltre, che “per quanto attiene lo specifico dell'olivicoltura, il Dipartimento ha deciso di istituire una task force per trattare nel migliore dei modi le problematiche del settore e per sensibilizzare ed informare gli agricoltori sulla necessità di effettuare azioni di monitoraggio e, nel caso del superamento della soglia di intervento, di effettuare gli adeguati trattamenti per difendere le coltivazioni dall’insetto”.
Dallo stesso comunicato rilevo che vi sarebbe stato un incontro con le Organizzazioni Professionali Agricole.
Mi chiedo quali Organizzazioni hanno partecipato considerato che all’ANPA – LiberiAgricoltori Calabria non è pervenuto alcun invito malgrado sia stata l’unica Organizzazione che ha denunciato i problemi ed ha chiesto la convocazione di una riunione ad hoc.
La verità è che nei confronti dell’ANPA – LiberiAgricoltori Calabria permane un atteggiamento ostile della regione, malgrado il riconoscimento ufficiale che la stessa ha fatto già nel 2013, in virtù del quale, l’ANPA è regolarmente invitata alle riunioni delle Commissioni del Consiglio regionale, fa parte del Comitato di Sorveglianza del PSR ed è componente della Commissione regionale per l’Agriturismo e dell’Osservatorio regionale per l’Agricoltura sociale.
Mi chiedo perché non viene, invece, invitata alle riunioni convocate dal Presidente Oliverio o da chi da lui delegato.
Chi stabilisce ciò? Per obbedire a quali esigenze o interessi?
Chi è il regista di questo vergognoso modo di procedere?
Forse rappresentare oltre 10 mila agricoltori per la regione non è sufficiente? Quali altri “requisiti” bisogna avere?
Mi creda, Presidente Oliverio, conoscendo la Sua storia politica e fortemente convinto che la Sua esperienza è sempre stata ancorata a principi di democrazia e di esaltazione della partecipazione, questa situazione non Le fa onore.