14 Luglio 2015

Comunicato stampa

Urge una Strategia 

per il rilancio dell'olivicoltura calabrese

 

Dopo un ampio confronto ai tavoli di filiera istituiti presso il Ministero dell’Agricoltura, il 16 maggio 2015 la Camera ha licenziato in prima lettura il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, recante disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali. La legge, tra l’altro, all’art. 4 detta (Disposizioni urgenti per il recupero del potenziale produttivo e competitivo del settore olivicolo-oleario).

Il comma 1 istituisce un Fondo per la realizzazione di un piano di interventi nel settore olivicolo-oleario, con una dotazione di 4 milioni di euro per l’anno 2015, e 14 milioni per gli anni 2016 e 2017, con un piano di interventi che persegue le seguenti finalità: contribuire alla ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, alla luce delle particolari criticità produttive del settore e in relazione alle crescenti necessità di recupero e rilancio della produttività e della competitività delle aziende olivicole, nonché per perseguire il miglioramento della qualità del prodotto anche ai fini della certificazione e della lotta alla contraffazione., il decreto prevede, in particolare, il conseguimento dei seguenti obiettivi:

 

a) Incrementare la produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali, in modo particolare sulla risorsa idrica, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l'introduzione di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica, anche con riferimento all'olivicoltura a valenza paesaggistica, di difesa del territorio e storica;

b) Sostenere e promuovere attività di ricerca per accrescere e migliorare l'efficienza dell'olivicoltura italiana;

c) Sostenere iniziative di valorizzazione del made in Italy e delle classi merceologiche di qualità superiore certificate dell'olio extravergine di oliva italiano, anche attraverso l'attivazione di interventi per la promozione del prodotto sul mercato interno e su quelli internazionali;

d) Stimolare il recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa in nuovi impianti olivicoli integralmente meccanizzabili;

e) Incentivare e sostenere l'aggregazione e l'organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola, in conformità alla disciplina delle trattative contrattuali nel settore dell'olio di oliva prevista dal regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013.

Per la Calabria, seconda regione olivicola del nostro paese, è un’occasione importante da cogliere a pieno. Pertanto, è assolutamente urgente la convocazione, da parte del presidente della regione, On. Mario Oliverio, delle organizzazioni Professionali Agricole e di tutti i soggetti della filiera olivicola- olearia per concertare una strategia per il rilancio dell’olivicoltura calabrese.

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