PSR 2014 – 2020

Primo insediamento Giovani

Giuseppe Mangone chiede chiarezza sul Bando

Di seguito il testo della lettera

25 Luglio 2016 On. Mario Oliverio Presidente Regione Calabria Cittadella regionale Loc. Germaneto 88100 – CATANZARO

Dott. Alessandro Zanfino Autorità di Gestione PSR Cittadella regionale Loc. Germaneto 88100 – CATANZARO

Dott. Mauro D’Acri Delegato Agricoltura Cittadella regionale Loc. Germaneto 88100 – CATANZARO

OGGETTO: PSR 2014-2020 bando Misure Primo Insediamento Giovani

Egregi, Migliaia di giovani calabresi, grazie anche all’azione di promozione fatta dalla regione, hanno pensato che il Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 fosse una grande opportunità per costruirsi un futuro di lavoro, vista la possibilità offerta di avere il sostegno necessario per avviare l’attività agricola. Com’è noto, però, per poter presentare domanda di primo insediamento e progetto di investimento, a differenza della precedente programmazione, il giovane deve essere già insediato in agricoltura, quindi, deve avere la Partita IVA ed essere già iscritto alla Camera di Commercio. Inoltre, deve aver costituito il fascicolo aziendale con i titoli di proprietà e degli eventuali contratti di fitto registrati. Inoltre, nel Business plan, il giovane deve indicare come fa fronte alla quota di cofinanziamento del progetto di investimento. Posto che le domande attese possono essere stimate in oltre 3 mila e considerato che, in base alle risorse messe a disposizione, vi sarà la possibilità di finanziarne solo alcune centinaia, tutte le altre non saranno ammesse. Nel merito, posto che l’insediamento deve essere inteso come un processo che inizia con l’apertura della Partita IVA e finisce con la realizzazione del piano aziendale, per i non ammessi deve essere esplicitamente previsto nel bando che la mancata realizzazione del piano aziendale non costituisce insediamento, malgrado l’apertura della partita IVA. Diversamente, il giovane non potrà più partecipare ai bandi successivi, considerato che, per potere accedere, secondo il regolamento, il giovane non deve essere stato titolare di Partita IVA nei dieci anni precedenti la pubblicazione del bando. Quindi, tutti gli esclusi di questa tornata lo sarebbero per sempre. Inoltre, nel business plan, il giovane deve dimostrare di possedere le risorse per cofinanziare il progetto d’investimento.

 

Il primo insediamento viene finanziato con un premio di 40 – 50 mila euro a seconda se ricade o meno in zona di montagna o svantaggiata e il 60% – 70% di contributi a fondo perduto sul progetto d’investimento che prevede una spesa massima fino a 200 mila euro. In questo caso, deve essere esplicitamente previsto che è possibile cofinanziare il progetto con le risorse del premio di primo insediamento e con le eventuali risorse derivanti dai titoli PAC. Questo è assolutamente necessario per ridurre al minimo le eventuali risorse da richiedere alle banche perché, come sappiamo da parte loro non vi è disponibilità a finanziare lo startup delle aziende.

In attesa di un cortese riscontro, Distinti saluti. Il Presidente Giuseppe Mangone

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